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TESTO Commento su 1Cor 12,3-7.12-13

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Pentecoste (Anno A) - Messa del Giorno (08/06/2014)

Brano biblico: 1Cor 12,3-7.12-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,19-23

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Collocazione del brano
Il brano scelto per la solennità di Pentecoste è tratto dal capitolo 12 della lettera ai Corinti, il quale indica l'azione dello Spirito Santo come garanzia per l'appartenenza dei credenti alla Chiesa. Tra le varie questioni che Paolo ha affrontato in questa lettera vi era infatti anche il problema di coloro che scambiavano la fede con delle esperienze estatiche, frequenti nei riti pagani. Paolo mette come discrimine a queste esperienze l'accettazione di Gesù Cristo. Nessuno poteva dirsi ispirato dal Signore se non riconosceva la centralità di Gesù, la sua signoria. La vera ispirazione viene dallo Spirito Santo. Ai Corinti che aspiravano al dono della profezia Paolo ricorda che nella Chiesa vi sono diversi doni, la cui fonte è sempre lo Spirito Santo, che servono tutti alla vita e alla crescita della Chiesa.
Lectio
Fratelli,3b nessuno può dire: "Gesù è Signore!", se non sotto l'azione dello Spirito Santo.
Il versetto 3a, precedente a questo, ricorda che nessuno che parli sotto l'influenza dello Spirito può dire: "Gesù è anatema". Lo Spirito non è neutrale, è lo Spirito di Dio e parla sempre in favore di Gesù Cristo, lo riconosce Signore. E' questo il criterio per discernere i doni di profezia all'interno della Chiesa. L'appartenenza al Signore ti porta alla professione di fede, a riconoscere la centralità, la signoria di Cristo.
4 Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito;
I carismi sono i doni dello Spirito, si contrappongono alle esperienze estatiche che non hanno nessuna fecondità.
5 vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore;
I ministeri qui sono i servizi, la diakonia, richiama un ministero preciso all'interno della Chiesa, giunto fino ai giorni nostri.
6 vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
La Chiesa è un organismo che ha bisogno di diverse attività, ma tutte hanno come fonte Dio e sono volte al bene di tutti i credenti.
7 A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune.
I Corinti amavano avere qualche manifestazione spirituale, e il Signore ne aveva donate loro, ma l'unica fonte di tali doni è lo Spirito e l'unica destinazione di questi doni è il bene comune. Coloro che avevano il dono di parlare in lingue diverse sotto l'influsso di qualche spirito venivano ammirati ma non apportavano nessun bene alla Chiesa.
12 Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo.
Si introduce qui la famosa allegoria della Chiesa come corpo di Cristo, che verrà sviluppato più avanti nel corso del capitolo 12. Nessun membro può agire per se stesso, ma agisce in virtù della sua appartenenza alla Chiesa e compie ciò che è necessario al bene di tutto il corpo.
13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.
L'evento vincolante per tutte le membra della Chiesa è il Battesimo. Grazie al battesimo si è formato questo corpo, le distinzioni etniche e sociali persistono ma perdono la loro importanza.
Ciò che ci accomuna è lo Spirito che ci ha dissetati, ci ha tolti cioè da una situazione disumana di indigenza, di mancanza e ci ha resi partecipi dello stesso corpo di Cristo.

Meditiamo
- Quali sono i doni che ho ricevuto dallo Spirito Santo e che possono servire al bene della Chiesa, a cui appartengo?
- Vi sono situazioni in cui ho visto la Chiesa come corpo di Cristo? Quali sono state?
- Come vivo le differenze (di cultura, di ricchezza, di capacità) all'interno della mia comunità?

 

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