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TESTO Commento su 1Re 3,5.7-12; Sal 118; Rm 8,28-30; Mt 13,44-52

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)  

XVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (27/07/2014)

Vangelo: 1Re 3,5.7-12||Sal 118Rm 8,28-30|Mt 13,44-52 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 13,44-52

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Forma breve (Mt 13,44-46):

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

La liturgia odierna potrebbe benissimo Chiamarsi "domenica della saggezza". Oggi giorno la parola saggezza non gode di alcun prestigio in quanto richiama alla mente valori fuori corso, come la Lira. Alla saggezza, valore antico, si preferisce il valore volpino, l'astuzia, dai più considerata saggezza concreta, vantaggiosa perché senza troppe remore di ordine morale e pertanto più duttile alla nostra mentalità relativista.
La saggezza è un dono assai prezioso che si basa sul discernimento e l'intelligenza, per cui il saggio è colui che s distinguere ciò che vale da ciò che è privo do valore e pertanto deve essere sacrificato in prospettiva di un bene più grande. Come a Salomone, attraverso della prima lettura odierna, tratta dal libro I Re della Sacra Scrittura, il Signore ci chiede "chiedimi ciò che vuoi". Che cosa rispondiamo a Dio che ci conceda più potere, più soldi, più successo nella vita, la rovina dei nostri nemici? Più saggezza per poter condurre una vita più santa e più vicino al suo cuore? Questa è il genere di ricchezza che Dio gradisce elargire a profusione ai suoi figli nel Figlio.

Nella prima lettura Dio esaudisce la preghiera del "re saggio" Salomone che alla domanda "chiedimi ciò che vuoi" ha risposto: " Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia...e distinguere il bene dal male". Dio gradì la richiesta di Salomone che aveva chiesto la vera ricchezza, la sola necessaria per diventare discepolo del Regno. Ecco quanto potremmo anche noi chiedere, oggi, al Signore.

Il salmista non esita a dichiarare che la legge del Signore è più preziosa di tutto l'oro del mondo e conclude dicendo: la sua parola dona saggezza ai semplici. Ai semplici e agli umili non ai furbi e a quanti si credono astuti.

Nel brano odierno della lettera ai Romani San Paolo ci fa sapere che siamo destinati " ad essere conformi" a Gesù Cristo, l'Unigenito Figlio di Dio, e ricorda che tutta l'umanità è indirizzata alla comunione totale con Dio. In poche parole: perché nel Figlio siamo "predestinati ad essere amati da Dio" e, pertanto, essere predisposti per la gloria. "Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio", anche in un mondo in cui la concorrenza è spietate, come il nostro. Dio ci ha dato anche i mezzi per raggiungere questo fine. Ecco quali sono i mezzi: il battesimo, la chiamata alla fede, Lo Spirito che prega in noi. Usiamoli!
Il vangelo ci suggerisce che i beni più importanti non sono quelli più appariscenti, ma quelli più nascosti, che richiedono un maggior impegno per essere trovati (vedi la parabola del tesoro nascosto e della perla preziosa).
L'astuto che crede di lui senza sapere che il vero bene è dentro di lui.
Il Regno di Dio è la gioia della fede che ci è stata donata con il Battesimo e che è custodita nel nostro cuore, noi dobbiamo farla crescere anche a costo di sacrifici.
La saggezza, pertanto, è anche capacità di osare, sacrificarsi, lasciare per trovare, vedere per conquistare.
Bisogna essere appassionati e perseveranti per cercare ardentemente e raggiungere la meta che ci prefissiamo, senza scoraggiarci per gli insuccessi, ma come i rocciatori in parete piantare, con accortezza, chiodo dopo chiodo per tirarsi su fino alla vetta.
Bisogna essere un poco folli per vendere tutto, come fanno il contadino e il mercante, in vista di qualcosa che ancora non si possiede. Saggezza e follia, secondo questo brano evangelico, possono e devono coesistere, senza dimenticare che, in questa avventura, ciò che sembra ovvio è sempre un dono di Dio. Allora quale sarebbe il nostro compito? A noi tocca soprattutto aprirci allo stupore e lasciarci sedurre dalla bellezza di quanto il Signore ci offre. C'è un tesoro nascosto nel cuore di ciascuno di noi in attesa che noi ce ne rendiamo conto e lo valorizziamo. Quando questo avverrà avremo anche la felicità che tanto agogniamo.
Dalla fatica dei pescatori Gesù trae lo spunto per la lettura della vita umana. Alla fine del secolo presente, Dio, farà brillare la verità, la giustizia, l'amore e butterà a mare i valori umani che sono ideati per difendere i propri egoismi.
Revisione di vita
- Il Signore ci dona sempre ciò che è necessario per la nostra salvezza. Lo pensiamo sempre quando in famiglia si hanno delle discussioni fra noi e con i figli?
- Quando, al mattino ci svegliamo, qual è il nostro primo pensiero: sono in ritardo? Oggi ho un'infinità di cose da fare etc. oppure ringraziamo Dio per la vita che ancora ci dà e per quanti ha messo al nostro fianco?
- Siamo disposti a camminare tenendoci al passo l'uno con l'altra senza spazientirci?
Marinella ed Efisio Murgia CPM Cagliari

 

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