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TESTO Commento su Matteo 28,16-20

Omelie.org (bambini)  

Ascensione del Signore (Anno A) (01/06/2014)

Vangelo: Mt 28,16-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 28,16-20

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Continuiamo nel tempo di Pasqua a ripercorrere gli ultimi giorni di vita di Gesù, anche da Risorto. In particolare ci soffermiamo su dove è andato, dove si trova Gesù adesso e sullo speciale rapporto che aveva con gli apostoli.

Tempo fa', mi è capitato di ascoltare una conversazione tra due fratellini. Il più piccolo chiedeva: "Ma se guardo sempre il cielo riesco a vederlo Gesù? Oppure c'è un'ora in cui Lui appare?!". La sorellina più grande prontamente rispose: "Cosa dici! Non hai sentito don Paolo?! Appare solo ai discepoli! A quelli che sono vissuti duemila anni fa!". "Allora Gesù vive nel passato? Ecco perché tutti vogliono inventare la macchina del tempo, per conoscere chi è vissuto tanto tempo fa!"

In effetti tutti noi pensiamo che la casa di Gesù sia il cielo, vero? Magari immaginiamo le poltrone di nuvole, grandi spazi celesti come il cielo... ultimamente in tv ci sono alcune pubblicità ambientate in paradiso, che sembrano avvicinarsi all'idea che molti hanno del Regno di Dio o della casa di Gesù. È proprio così? Beh, anche gli apostoli, che lo hanno visto per ultimi salire al cielo, son rimasti con il naso all'insù perché hanno visto una nube portarlo via! Due angeli, attenzione alle loro parole poiché riportano i messaggi da parte di Dio, fanno notare che è inutile continuare a fissare il cielo, Gesù tornerà tra gli uomini! Essi non dicono dove è andato però assicurano che tornerà un giorno tra gli uomini.

Il Vangelo approfondisce altri aspetti, però nell'ultimo discorso di Gesù ai suoi fedeli collaboratori dice "... sarò con voi fine alla fine del mondo.". In che modo sta con i suoi amici?

Li guarda semplicemente dalla sua casa, dal cielo? Controlla che facciamo tutte le cose che ha detto loro di fare? per rispondere basta ricordare come stava con loro, le volte che li ha perdonati per le loro infedeltà... penso basti questo per dire che non è un controllore e che non è così distante dagli uomini. Infatti Gesù non solo promette di essere sempre con i suoi apostoli, assicura loro un sostegno attraverso lo Spirito Santo. E chi è lo Spirito se non Dio stesso che opera in mezzo a noi guidando le nostre azioni, suggerendo pensieri che ci portano a Dio?!

Così Gesù lo sentiamo vicino quando come Maria che è riuscita a perdonare il suo papà per una promessa mancata; o come Andrea che ogni tanto presta i suoi giochi ai compagni che non li hanno, scoprendo di divertirsi molto di più; ancora come Filippo che ogni sera prega prima di addormentarsi, sentendosi così al sicuro e tranquillo... Sono certa che ad ognuno di noi capita di sentire Gesù vicino, specie quando il cuore è pieno di gioia, leggero senza rancori. Dunque la dimora di Dio, il posto dove Gesù alberga è il nostro cuore, dove spesso trova alloggio grande e accogliente, a volte stretto e inospitale. Lui non si stanca mai, resta con noi sempre e per sempre, noi siamo sue creature che ama profondamente.

Veniamo al secondo punto: la relazione speciale del Maestro con gli apostoli. Il mio nipotino, un giorno, tornando da catechismo mi disse: "Ho capito perché Gesù è chiamato maestro: dà i compiti come a scuola!". Gli chiesi a cosa si riferisse, e lui: " Prima di tornare dal Padre ha detto di battezzare tutte le genti e di insegnare tutto ciò che avevano imparato da lui!"

Già, proprio così, Gesù ha lasciato un incarico però non un ordine ai discepoli che avevano viaggiato, vissuto con Lui. Infatti ha chiesto loro di continuare la sua missione cioè annunciare a tutti l'amore di Dio per tutti. Come dicevo all'inizio, tra gli apostoli e il Signore Gesù c'è una relazione speciale: si fida di loro e conta sul loro aiuto. Tutti noi che siamo suoi discepoli siamo si investiti un compito così "gravoso", far conoscere il Signore e il Suo messaggio, ciò significa che Lui si fida proprio di noi!

Dunque oggi, festa dell'Ascensione di Gesù la Chiesa festeggia la promessa di Dio di rimanere sempre affianco a tutti noi e la fiducia che ci da.

Commento a cura di Antonella Stolfi

 

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