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TESTO Commento su Luca 1,39-56

padre Paul Devreux

Assunzione della Beata Vergine Maria (Messa del Giorno) (15/08/2004)

Vangelo: Lc 1,39-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

46Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

49

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;

50

di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

51

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

53

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

55

come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

La festa dell'Assunta è per noi una promessa di vita eterna. Maria sale

al Cielo per vivere in pienezza la comunione con Dio, alla quale siamo

tutti chiamati. Lei è la madre di nostro Signore, ma è soprattutto colei che Elisabetta definisce beata perché ha creduto. Questa è l'opera stupenda di Maria e l'unica opera che io Signore ci chiede esplicitamente.

Capisco meglio questo mistero se, alla luce del mio peccato originale,

mi confronto con lei. Il peccato originale è il mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male, cioè il voler decidere sempre io cosa è

bene e male per me e per gli altri, invece di credere nella paternità di Dio. Questo si concretizza quando mormoro contro Dio, criticando il suo

operato, o più concretamente, ciò che mi capita, invece di provare a leggere in ciò che mi capita, la volontà di Dio per me, che si equipara a ciò che è bene per me e per il mio cammino di fede.

Il regno dei Cieli è dei bambini, perché loro si fidano del padre e di

ciò che gli da.

Maria ha ceduto che tutto ciò che Dio gli chiedeva e faceva capitare

nella sua vita, era il suo sommo bene. Aveva chiaro che il bene massimo è la comunione con Dio, e non altre cose come la salute o il benessere.

Buon ferragosto.

 

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