PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 14,1-12

Omelie.org (bambini)  

V Domenica di Pasqua (Anno A) (18/05/2014)

Vangelo: Gv 14,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 14,1-12

1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via».

5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Alzi la mano chi tra voi non ha mai avuto paura in vita sua.

Non vedo nessuna mano alzata... è normalissimo. Tutti noi infatti abbiamo provato, in qualche momento, questo sentimento.

Io mi ricordo molte delle paure che ho avuto quando ero giovane ed una in particolare ve la voglio raccontare perché, leggendo il vangelo di oggi, mi sono tornati alla mente quei momenti.

Avevo paura del primo giorno di scuola non per la scuola in sé ma per il banco da occupare. Non so come funzioni ora ma, una volta, si entrava in classe alla rinfusa ed ognuno si sceglieva il posto ed il compagno che preferiva (allora i banchi erano attaccati a due a due).

Era una battaglia, un corri-corri generale ed i più furbi, i più invadenti, avevano sempre la meglio.

Un anno in particolare, anno in cui avevo cambiato scuola, mi ritrovai in quel famoso primo giorno senza conoscere nessuno. Fuori dalla classe tutti gli altri ragazzi e ragazze si parlavano, si raccontavano delle vacanze ed io ero lì, da sola, che aspettavo la fatidica apertura della porta...

Una ragazza di nome Aurora, una vera amica di Gesù, mi venne vicino e mi disse:"Vieni dietro a me che ti tengo io il posto nel mio banco!".

Mi ricordo ancora la gioia che provai: all'improvviso mi sparì la paura perché mi ero sentita amata.

Nei tre anni in cui sono stata a scuola assieme ad Aurora, in qualsiasi situazione lei si venisse a trovare, l'ho sempre vista amare come ama Gesù. Aurora non parlava tanto ma testimoniava con la sua vita.

L'evangelista Giovanni, oggi, ci fa sperimentare l'amore con cui il nostro Maestro parla ai suoi discepoli la sera del giovedì santo: la sera prima di morire.

Si preoccupa dei suoi amici ed inizia proprio con queste parole: "Non sia turbato il vostro cuore. Vado a prepararvi un posto. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via".

Egli comprende bene il dolore e lo smarrimento che gli apostoli avrebbero provato, il giorno dopo, assistendo alla sua morte e vuole tranquillizzarli dicendo di non temere, di non essere preoccupati perché sarebbero stati con lui per sempre.

Ho la sensazione di essere lì, anch'io, con loro, e mi sembra che Gesù rivolga proprio a me queste parole... ed è proprio vero!

Ma si rivolge anche a te, a te, a te... si rivolge a tutti noi che siamo in questa chiesa ed anche a tutte le persone del mondo. Ci dice di non avere paura perché lui, il posto, ce lo prepara nella casa del Padre!

Caspita, bambini! Non in una aula... ma addirittura in Paradiso!
Chi di voi ha visto il Paradiso?

Nessuno l'ha mai visto, non sappiamo come è fatto, però sappiamo che è un luogo dove staremo sicuramente col Padre, con Gesù e con lo Spirito Santo, per sempre.
Lì ci sarà solo gioia e pace.

E' meraviglioso anche solo il pensare che potremo vivere così...

Vi rendete conto di quanto siamo importanti per Gesù? Vuole tutti noi amici suoi nella sua dimora e, per ognuno di noi, c'è un posto ben preciso. Lui infatti fa sempre le cose con giustizia: non è che si arriva a casa sua ed i più furbi si prendono le posizioni migliori come succedeva nella mia scuola! No, no!

Nella casa di Dio ognuno ha il suo posto perché per Lui siamo unici, importanti e irripetibili e, se per caso qualcuno di noi non lo occupa, resterà vuoto per sempre.
"Ma come facciamo ad arrivare a casa sua?" direte.

E' proprio quello che chiede anche Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?".

Il nostro Maestro risponde: "Io sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me".

Che cosa vuol dire? Significa che Gesù è la Via da percorrere, la Verità da seguire, la Vita da cercare.

Se cammineremo sulla strada che proprio Lui in persona ci indica ogni volta che ascoltiamo la sua Parola, costruiremo già su questa terra il mondo che Lui vuole e, un giorno, occuperemo il nostro posto nella "vita per sempre": la casa del Padre.

Questo posto che Gesù ci ha preparato, dunque, è là che ci aspetta.
Non ci sono dubbi perché ce l'ha detto Lui.
C'è un "però". Dobbiamo volerlo anche noi.

Facciamo un esempio: qualcuno ti invita ad andare a sentire un concerto di un gruppo famoso e ti regala pure il biglietto in prima fila dove ci sono le poltrone comode, ma tu non hai voglia, sei stanco, non sai perché ma non ti va, non vuoi fare nemmeno la fatica di spostarti da casa e, pur capendo che sarebbe bello, preferisci fare qualcos'altro che al momento ti sembra più interessante. Decidi che ci sarà un'altra occasione e non ci vai.

La tua poltrona numerata, in quel palazzetto, resterà vuota e perderai un'opportunità che chissà se si ripresenterà.

Così è col nostro posto in Paradiso: Dio ci offre tutto il suo amore, ma attende anche il nostro "SI" perché Lui rispetta sempre la nostra libertà.

Sta a noi, allora, camminare sulla sua via mettendo in pratica i suoi insegnamenti, sta a noi accogliere la sua Parola di verità ascoltandola attentamente e fruttuosamente, sta a noi vivere la vita come l'ha vissuta lui.

Quello che è sicuro è che il Signore ci vuole nella gioia e ce la metterà tutta per realizzare questo progetto per tutti i suoi figli.

Ce la vogliamo mettere tutta anche noi?

SETTE SEGRETI PER VIVERE NELLA GIOIA:

-La gioia non è avere tante cose ma sentirsi amati dal Signore
-La gioia è farsi dono per gli altri
-La gioia è frutto di amore e verità
-La gioia cresce donandola
-La gioia abita nel cuore puro
-La gioia è un dono ma anche una conquista

-Tanto più si prega, tanto più si è nella gioia.

Commento a cura di Maria Teresa Visonà

 

Ricerca avanzata  (54139 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: