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TESTO Commento su Gv 20,8-9

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Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno A) (20/04/2014)

Vangelo: Gv 20,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,1-9

1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

"Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti".
Gv 20,8-9

Come vivere questa Parola?
La risurrezione significa che Dio dona una nuova vita a Gesù che, come uomo, che era morto per salvare gli uomini, dando la prova suprema del suo amore. Il vangelo di Giovanni ci ricorda che per credere nella risurrezione ci vuole la fede: è fidarsi di Dio che non delude le attese.
Maria di Magdala, Pietro, Giovanni si recano al sepolcro e lo vedono vuoto e comprendono che qualcosa di meraviglioso e sorprende è avvenuto: solo con la fede e l'amore comprendono la buona notizia che Cristo è risorto, come le Sacre Scritture avevano profetizzato.
Noi crediamo al Cristo risorto, per la testimonianza di questi discepoli e lo dimostriamo concretamente quando ci comportiamo da persone che incontrano il Risorto nelle strade e nel volto delle persone.
La Pasqua ci impegna a dar prova della nostra gioia, della vita nuova che Cristo ci ha donato, a rinunciare al peccato, a mettere Dio al primo posto nella nostra esistenza, a vivere nella consapevolezza e nell'entusiasmo di essere figli di Dio che ci ama immensamente.

Signore Gesù risorto, concedimi di incontrarti oggi nella tua parola di vita e nella testimonianza di fede e di amore dei cristiani, tuoi discepoli.
Dalla Sequenza Pasquale "Victimae Pascali"
Cristo, mia speranza, è risorto;
e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Amen. Allelúia.
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it

 

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