PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 13,1-15

Agenzia SIR  

Giovedì Santo (Messa in Cena Domini) (17/04/2014)

Vangelo: Gv 13,1-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 13,1-15

1Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. 2Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, 3Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, 4si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. 5Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. 6Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». 7Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». 8Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». 9Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». 10Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». 11Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

12Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? 13Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.

Parole potenti questa sera. Gesù sa che è l'ora. Sa che il Padre gli ha dato tutto. Sa che viene da lui e a Dio ritorna. La piena comunione col Padre è la fonte della sua pace, anche nell'ora dell'angoscia. Si parla di morte dicendo che tutto "passa al Padre", facendo Pasqua.

In questo giorno non si celebra la Messa senza il popolo, ma con tutta la comunità e sul far della sera. Solennità e intimità insieme a Gesù nelle ultime ore della sua vita durante le quali compie le cose più grandi: l'Eucaristia ("questo è il mio corpo... questo è il mio sangue") e il sacerdozio ministeriale ("fate questo in memoria di me") mostrando come bisogna viverlo ("Anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri"); il Suo comandamento ("Che vi amiate gli uni gli altri") e il suo testamento ("Siano una cosa sola e il mondo sappia che tu li hai amati"). In una parola, come dice Giovanni, "li amò sino alla fine": fino all'ultimo istante, fino all'ultima goccia di sangue. Di più non era possibile, neppure a Dio! Un Dio in ginocchio davanti a noi, per lavarci i piedi. Il gesto di Gesù è un sacramento, un segno che fa vedere mentre rende presente. Il Vangelo di Giovanni non riporta l'Ultima Cena, ma questa la lavanda dei piedi la sostituisce, come pure sostituisce le parole sul pane e sul vino.

Il gesto è quello del servo. Perciò Pietro si oppone. Però è soprattutto, un gesto che purifica e libera, infinitamente misericordioso. Una misericordia divina data a tutti, anche a Giuda, citato in modo anonimo alla fine. Anche a lui che lo tradiva Gesù lava i piedi; il suo perdono è più forte di ogni nostra. Per lavare i piedi Gesù prima si toglie le vesti e poi le riprende. Penso alla sua spogliazione sulla croce e alla gloria che lo riveste nella resurrezione. È l'abbassamento che precede l'innalzamento, l'umiliazione prima della signoria manifesta.

Felici coloro che mangiarono, un giorno unico, quel Giovedì Santo, il pane del tuo corpo; quando tu stesso dicesti la prima messa; sul tuo stesso corpo; quel giorno in cui fosti insieme l'offerta e l'offerente, il pane e il panettiere, il vino e il coppiere. Quella volta che tu fosti il prete ed essi erano i fedeli. Quella volta che tu fosti l'invenzione del prete, il primo prete e la vittima. (Péguy, I Misteri).

Commento a cura di don Angelo Sceppacerca

 

Ricerca avanzata  (53709 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: