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TESTO Commento su Nm 21, 4-5

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì della V settimana di Quaresima (08/04/2014)

Brano biblico: Nm 21,4-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero".
Nm 21, 4-5

Come vivere questa Parola?
Quando intraprendiamo il cammino della fede prima o poi siamo presi dallo sconforto, dallo scoraggiamento o dal dubbio, così come gli israeliti nel deserto. Anche noi "non sopportiamo più il viaggio" e subito ci salgono sulle labbra la recriminazione e la mormorazione. Ci viene da scaricare la colpa delle nostre difficoltà su altri, di parlare "contro" qualcuno come il popolo parlò "contro Dio e contro Mosè".
Possiamo avere la "nausea" di quanto fatto, per un impegno preso che ci ha stancato, per cose ascoltate tante volte, per azioni ripetitive, così come nel deserto non ne potevano più dello stesso cibo.
In questo "deserto" di sentimenti non è facile vivere perché si crea un'aridità dello spirito, non si riesce a tornare al vecchio ma anche il nuovo ci sembra pesante, difficile da reggere.
Quando ci sentiamo "morsi" da questo allora è più che mai necessario alzare gli occhi verso Colui che è stato innalzato e staccarli un po' da noi.
Senza di Lui "moriamo nei nostri peccati" come dice il vangelo, con Lui il veleno di questi sentimenti non riesce ad andare in profondità e non ci uccide.
Ma lo sguardo deve rimanere fermo su di Lui, deve rimanere rivolto verso l'alto nella consapevolezza della nostra fragilità, con quell'umiltà che smette di lamentarsi, non vive di nostalgia per i tempi passati e va avanti sapendo che Dio vuole darci tanto, tutto, la libertà del cuore, la libertà dal peccato, la gioia della sua amicizia, la terra promessa.
Dall'alto della tua croce Signore ci guardi e ci ami. Fai scendere il tuo amore verso la nostra terra assetata e arida, verso quei sentimenti che sembrano separarci da Te. Fa' che i nostri occhi incontrino sempre i tuoi e non si distolgano mai per piegarsi solo sui nostri problemi.
La voce di un poeta
"Se la vostra quotidianità vi sembrerà povera, non date la colpa a lei. Accusate voi stessi di non essere abbastanza poeti per chiamare a voi le sue ricchezze. Per il Creatore niente è povero"

Rilke
Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com

 

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