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TESTO Commento su Eb, 10, 5

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Annunciazione del Signore (25/03/2014)

Brano biblico: Eb 10,4-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

26Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

"Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato."
Eb, 10, 5

Come vivere questa Parola?
Nel giorno dell'annunciazione il desiderio di alleanza che Dio ha, dopo molti tentativi più o meno falliti, sceglie una strada totalmente altra! Non sono serviti anziani di rispetto e nemmeno giudici saggi o profeti, come Noè, Abramo, Elia, Eliseo o Mosè. Allora Dio scavalca ogni soggetto e ogni forma di stipula che aveva precedentemente usato; non saranno uomini autorevoli, né olocausti di montoni e tori, né tavole della legge incise indelebilmente nella pietra o circoncisioni della carne a sancire la nuova alleanza. La novità passerà dalla rivelazione che Dio non è uno e basta, ma è relazione, alleanza continua, vitale. Dio ha un Figlio che ama follemente, è la sua Parola. E questo Figlio gli corrisponde con altrettanto amore. Dio è disposto a mettere a repentaglio questo amore. E allora, a quel Figlio, prepara un corpo; un corpo che possa camminare, parlare, scegliere! E lo manda. Il Figlio, consenziente, parte e prende corpo. Si, perché quel corpo preparato non è da super eroe. Nasce da una parola accolta da un'altra persona: una donna, Maria, che grazie al suo corpo permette che Dio prenda forma, nasca e cresca. Una storia infinita che si racchiude in uno spazio infinitamente piccolo. Minuscolo. Una fessura, per la quale Dio entra nella storia e la ri-orienta!
Signore, il mistero dell'incarnazione continua a stupirci e renderci immensamente felici! Perché con il corpo di tuo Figlio hai sigillato la tua alleanza eterna con noi. E noi, in Lui, con il nostro corpo ogni giorno vogliamo prolungare il tuo mistero di salvezza e portarti a chi ancora non ti conosce... perché, grazie al nostro corpo "Sia che mangiamo, sia che beviamo, sia che viviamo, sia che moriamo siamo nel Signore" (1 Cor 10, 31)"
La voce di un monaco
Vivere la condizione umana è vivere la corporeità. E vivere l'obbedienza a Dio significa, per il cristiano, passare attraverso l'obbedienza al proprio corpo.
Luciano Manicardi, monaco di Bose

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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