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TESTO Commento su Rm 5,5

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

III Domenica di Quaresima (Anno A) (23/03/2014)

Brano biblico: Rm 5,1-2.5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 4,5-42

In quel tempo, Gesù 5giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». 13Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». 17Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».

27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». 30Uscirono dalla città e andavano da lui.

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». 34Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. 37In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».

39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

"La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato."
Rm 5,5

Come vivere questa Parola?
Una ricchezza che sovrasta, un'abbondanza che non si com-prende! Non ci sta proprio! Ci supera, esonda dai nostri limiti. Ecco la sensazione che provo incontrando la Parola di Dio di questa domenica.
Un'acqua viva e vivificante attraversa la prima e la terza lettura. Nella seconda invece, Paolo ci parla dello Spirito che si riversa nel cuore di ogni uomo e, come acqua che disseta per sempre, calma l'ansia del cercare e definisce in speranza che non delude ogni desiderio di tutti quei cuori ora abitati dall'amore di Dio. Quest'espressione della lettera ai Romani mi ha sempre affascinato, proprio per la promessa e la realtà che misteriosamente esprime. Per quell'unire Dio, Cristo e lo Spirito Santo con il nostro cuore, nel nostro cuore. Per quello spazio che crea, dove ragione e sentimenti si incontrano e costruiscono insieme la capacità di scelta della persona, dove il desiderio si fa azione, l'intenzione si manifesta e rivela il suo orientamento.
Sono le stesse dinamiche che vediamo attivarsi nella samaritana dal momento che incontra Gesù: Gesù le parla, dissipa le sue diffidenze, la stupisce e la emoziona con la verità della sua vita, senza offenderla. E la conquista. La verità le fa bene, prende posto nel suo cuore. Perché ha il volto e la voce di Gesù.
E lei lascia che quella presenza abiti la sua interiorità, lascia che Gesù prenda possesso del suo cuore, come uno sposo. Il settimo? O il primo vero? Quel suo cuore ora così diversamente abitato, dà un orientamento nuovo alle sue scelte: immediatamente depone quella vergogna che l'aveva fatta uscire a mezzogiorno, quando nessuno è in giro, e va a cercare quella gente che prima tentava di schivare. Racconta loro di quell'uomo che le ha detto la verità! I più avranno sorriso e riso maliziosamente a sentire questo, ma il racconto entusiasta della donna li incuriosisce e, sulla sua parola, vanno a cercare Gesù. Dopo accadrà loro la stessa "possessione" del cuore e crederanno e sceglieranno solo sulla parola di Gesù!
Signore, aiutaci ad avere la continua consapevolezza che il tuo Spirito, il tuo amore ci abita. E fa' che ogni nostra azione ed espressione sia connessa fortemente all'esperienza di vivere in comunione con te.
La voce di un poeta
Prendere sul serio l'amore, soffrirlo, impararlo come un lavoro: ecco ciò che è necessario ai giovani. La gente ha frainteso il posto dell'amore nella vita: ne ha fatto un gioco, un divertimento... Ma chi ama deve cercare di comportarsi come se fosse di fronte a un grande compito: spesso restare solo, rientrare in se stesso, concentrarsi; deve lavorare; deve diventare qualcosa!".

R.M. Rilke
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it

 

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