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TESTO Un'acqua inestimabile offerta gratis

mons. Roberto Brunelli

III Domenica di Quaresima (Anno A) (23/03/2014)

Vangelo: Gv 4,5-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù 5giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 6qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 11Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». 13Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». 15«Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 16Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». 17Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 19Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 21Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». 25Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». 26Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».

27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». 30Uscirono dalla città e andavano da lui.

31Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 32Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 33E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». 34Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. 37In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».

39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Si dice che l'acqua sarà il business di domani: l'acqua potabile, già ora drammaticamente scarsa in tanti paesi, anche nei più progrediti si rivelerà presto insufficiente alle richieste, e dunque costosa, e dunque un affare per chi ne avrà da vendere. Anche nella terra di Gesù l'acqua era un problema, e da sempre, tanto che avevano imparato a raccoglierla e conservarla in cisterne sotterranee, dove però stagnava e rischiava di imputridire; ovviamente, almeno da bere preferivano l'acqua "al naturale", quella dei pozzi, delle sorgenti e dei fiumi, che in modo molto eloquente chiamavano "l'acqua viva". Quest'acqua, nella sua dimensione fisica cui è attribuita una valenza spirituale, è al centro delle letture di oggi.

La prima (Esodo 17,3-7) presenta un episodio accaduto al popolo d'Israele, che Mosè ha guidato fuori dalla schiavitù dell'Egitto. Incapaci di comprendere il valore della libertà, sempre pronti a lagnarsi per ogni disagio e a proporre di tornare indietro, un giorno i liberati si lamentano per la mancanza di acqua. Mai stanco di sostenerli nel cammino verso la terra promessa, Dio gli fa trovare di che dissetarsi: l'acqua diventa così un segno dell'amorevole provvidenza divina.

L'acqua torna nel vangelo (Giovanni 4,5-42), con un significato ancora più alto. Attraversando la Samaria, Gesù giunge con gli apostoli all'antico pozzo scavato dal patriarca Giacobbe. E' mezzogiorno, stanchezza fame e sete si fanno sentire, si decide una sosta; mentre gli apostoli si recano nel vicino villaggio a comperare cibo, una donna del luogo viene ad attingere al pozzo. Una normale scena di vita quotidiana, che però subito si vivacizza, quando a quella donna Gesù chiede da bere. Lei stessa se ne meraviglia: "Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?" I giudei infatti disprezzavano i samaritani in quanto eretici, e se ne tenevano lontani. Inoltre un ebreo non avrebbe mai rivolto la parola a una donna in pubblico; per di più, come di lì a poco Gesù dimostrò di sapere, quella donna non era certo un modello di virtù ("Hai detto bene, ‘Non ho marito'; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito"). Lei tenta di sviare lo scottante argomento, sollevando una delle controversie che dividevano i due popoli, sul luogo legittimo dove adorare Dio: per i primi era il tempio di Gerusalemme, per i secondi il vicino monte Garizim.

Gesù risponde al quesito, ma va ben oltre; superando ogni convenzione, egli parla a una donna, eretica, nemica e di vita dissoluta, e le dice cose che non risulta avesse rivelato, almeno sino a quel momento, neppure ai suoi apostoli. Vuole catturare la sua attenzione; l'ha stupita manifestando di conoscere il suo passato, ma non la blandisce con parole ambigue: sulle divergenze religiose è chiaro e netto; la vera fede, dice, viene dai giudei. Nel contempo, di quella fede manifesta il compimento che proprio lui è venuto a portare. Primo, Dio è spirito, da adorare non in un luogo particolare ma dentro di noi. Secondo, lui, Gesù, è il Messia annunciato dai profeti, il rivelatore di Dio che è Padre. Terzo, egli porta a tutti "l'acqua viva" della fede piena e di un amore senza limiti. Quarto, chi accoglie questi doni avrà la vita eterna.

Altro che business: un'acqua come quella non ha prezzo. Eppure Gesù la offre gratis, e persino a una donna che per i benpensanti di allora era l'ultima persona cui Gesù avrebbe dovuto rivolgersi. Ancora una volta egli rovescia l'ottica terrena: rivela cose sublimi proprio a lei; benché lo attendano folle intere, egli si intrattiene con una persona sola, senza preoccuparsi dell'audience, degli indici di ascolto. Anche una singola persona, anche un solo peccatore vale il suo interessamento. E' consolante, perché allora ciascuno di noi, pur se non lo merita, può trarne una deduzione: il Signore si interessa specificamente anche a me, entra in dialogo con me, vuole il mio bene, ama anche e proprio me.

 

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