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TESTO Commento su Mt 17,5

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

II Domenica di Quaresima (Anno A) (16/03/2014)

Vangelo: Mt 17,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 17,1-9

In quel tempo, 1Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

«Ed ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo"».
Mt 17,5

Come vivere questa Parola?
Nella Trasfigurazione, Gesù è rivelato a noi dal Padre come il Figlio «amato», il dono più grande e completo che il Padre ci poteva fare: lui stesso offre la garanzia che ora devono ascoltare il suo Figlio, che compendia in sé la Legge e la Profezia (rappresentate da Mosè ed Elia). Ascoltare Gesù vuol dire accogliere in se stessi la sua parola e convertirsi ad una vita nuova.
La Trasfigurazione è per i discepoli una esperienza di luce, di speranza, di coraggio ed anche un preludio della Risurrezione di Gesù: Egli ci fa capire che i nostri corpi mortali sono destinati ad essere trasfigurati nello splendore e nella gioia di Dio e a questo traguardo ci prepariamo accogliendo il figlio "amato", che ci parla nel Vangelo e nelle profondità del nostro cuore.
O Signore, irradia sul nostro volto la luce e la gioia di essere tuoi figli amati e concedici che la nostra fede trasformi la vita per essere degni della risurrezione.
Dalle parole di Papa Benedetto
«Secondo i sensi, la luce del sole è la più intensa che si conosca in natura, ma, secondo lo spirito, i discepoli videro, per un breve tempo, uno splendore ancora più intenso, quello della gloria divina di Gesù, che illumina tutta la storia della salvezza. San Massimo il Confessore afferma che "le vesti divenute bianche portavano il simbolo delle parole della Sacra Scrittura, che diventavano chiare e trasparenti e luminose" (Ambiguum 10: Patrologia Graeca 91, 1128 B).

[dall'Angelus del 20 marzo 2011]
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it

 

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