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TESTO Chiedere per ricevere lo Spirito

don Marco Pratesi  

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XVII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (25/07/2004)

Vangelo: Lc 11,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 11,1-13

1Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:

Padre,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno;

3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,

4e perdona a noi i nostri peccati,

anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,

e non abbandonarci alla tentazione».

5Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, 6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, 7e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, 8vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

9Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? 12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Oggi Gesù ci dice: "Il Padre è buono, chiedete e vi sarà dato!". Questa è certo una buona notizia, ma la nostra esperienza a volte sembra smentire questa affermazione: abbiamo chiesto e non abbiamo ottenuto. Allora?

È evidente che prendere questo insegnamento alla lettera sarebbe assurdo: Dio dovrebbe continuamente modificare il corso degli eventi in base alle varie richieste. Questo vorrebbe dire tra l'altro che Dio non avrebbe alcun progetto proprio e rinuncerebbe a guidare la storia.

Occorre dunque cercare in altre direzioni. Un educatore, un padre che esaudisce tutte le richieste di un figlio non è un buon padre, e non ha un progetto educativo. Per essere un buon educatore deve discernere, distinguere le richieste; solo se sa anche dire dei "no" - non a caso, ma con criterio - il figlio crescerà maturo.

Sappiamo che Dio ha un progetto su di noi, che poi è il nostro vero bene, e vuole farci crescere (addirittura fino alla sua misura!). Per usare le parole del brano odierno, il progetto del Padre è donarci il suo Spirito, lo Spirito Santo, che ci darà la luce e la forza per vivere in modo positivo la vita in tutti i suoi aspetti, gioie e dolori; trovando in tutto un senso in ultima analisi positivo; e mantendendo, anzi moltiplicando, la fiducia nel Padre e l'amore per i fratelli. Questo è il progetto educativo del Padre buono: egli esaudirà le nostre richieste nella misura in cui si accordano con esso. Sappiamo dunque che saremo esauditi, ma non come saremo esauditi.
Allora, perché pregare? Perché chiedere?

Intanto rivolgersi al Padre per ogni bisogno è esigenza spontanea per il credente: non avrebbe senso soffocarla, perché essa è espressione necessaria di un rapporto personale.

Poi, chiedere ci dà il senso della dipendenza, significa rendersi conto che non siamo autosufficienti, che abbiamo bisogno di Dio.

Chiedere è necessario anche perché ci fa prendere coscienza di quello che davvero vogliamo, di quello che conta davvero per noi. Lo vediamo in alcuni racconti di miracoli: Gesù chiede espressamente: "che cosa vuoi da me"? Dobbiamo saper rispondere.

In sostanza, chiedere al Padre con fiducia fa partire tra noi e lui una storia che ci porta tra soddisfazioni e delusioni a sintonizzare sempre più il nostro desiderio col suo. Emerge sempre più chiaramente i noi il desiderio che deve essere quello fondamentale: il desiderio di ricevere lo Spirito Santo. Attraverso i suoi "sì" e i suoi "no" il Padre educa il nostro desiderio perché arriviamo a chiedergli proprio quello che lui vuole ardentemente darci, e con abbondanza: lo Spirito suo e di Gesù.

All'offertorio:

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci apra alla fiducia nel Padre, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.
Al Padre Nostro:

Con fiducia totale chiediamo al Padre buono tutto quello di cui abbiamo bisogno, con le parole che Gesù ci ha insegnato:

 

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