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TESTO Commento su Mt 4,1-11

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I Domenica di Quaresima (Anno A) (09/03/2014)

Vangelo: Mt 4,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». 4Ma egli rispose: «Sta scritto:

Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:

Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». 10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:

Il Signore, Dio tuo, adorerai:

a lui solo renderai culto».

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Collocazione del brano
Dopo un tempo ordinario piuttosto lungo (otto settimane), abbiamo iniziato mercoledì scorso il cammino della Quaresima. Per le prime due domeniche ci accompagnerà ancora san Matteo, con due episodi particolari della vita di Gesù (le Tentazioni e la Trasfigurazione). Le tre domeniche seguenti ripercorreremo il cammino di preparazione al battesimo che veniva compiuto nelle comunità cristiane antiche con l'aiuto del vangelo di Giovanni (Samaritana, Cieco nato, Risurrezione di Lazzaro). Il nostro cammino di quaresima terminerà poi con la domenica delle Palme.
Il primo brano quaresimale è quello delle tentazioni di Gesù che ci riporta al capitolo 4. Gesù inizia il proprio ministero ricevendo il battesimo di Giovanni Battista. Si è messo in fila con i peccatori, ha ricevuto lo Spirito Santo e si è sentito chiamare Figlio amato. Prima di iniziare la sua attività però si ritira nel deserto. E' un periodo di preparazione e dal valore simbolico molto grande. Come Mosè, come il popolo di Israele, anche Gesù trascorre un periodo nel deserto, per provare la sua fedeltà, per dare solide basi alla propria azione. Ma mentre il popolo di Israele nel deserto non ha saputo resistere alla fatica e alla tentazione e più volte ha mancato di fedeltà a Dio, Gesù supera la prova e rimane fedele al suo mandato.
Lectio
In quel tempo,1 Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.
Dopo aver ricevuto il battesimo Gesù è dunque "trasportato" dallo Spirito nel deserto. Il verbo suggerisce proprio un movimento verso l'alto, come se Gesù fosse sollevato. Egli fu trasportato nel deserto, come lo fu anche il popolo di Israele, su ali d'aquila (Es 19,4). Fu trasportato dalla piana del Giordano alla zona montuosa della Giuda, un deserto senz'acqua dove si patisce la sete e la fame, luogo tradizionale di abitazione dei diavoli. Al di là della definizione geografica dobbiamo lasciarci condurre nel senso più teologico del deserto: qui si parla del cammino compiuto nel deserto dal popolo di Israele. Gesù va nel deserto per essere tentato. Nell'Antico Testamento la tentazione era un preciso procedimento secondo il quale uno dei contraenti di un contratto o di un'alleanza viene attentamente esaminato per comprovare la sua fedeltà al contratto che ha concluso. Il Signore aveva messo alla prova Israele per vedere se sarebbe stato fedele alla sua alleanza. Ora è il figlio stesso di Dio che viene messo alla prova. Egli si dimostrerà pienamente fedele. Diavolo significa "colui che divide", o meglio "colui che distoglie", che separa da Dio. Matteo lo chiama anche il "tentatore", un termine usato pure da Paolo.
2 Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.
Gesù si trattiene nel deserto per un periodo piuttosto lungo: quaranta giorni. Matteo per dare l'idea della continuità aggiunge anche quaranta notti. Questo periodo ricorda l'esperienza di Mosè sul Sinai (Es 24,18; 34,28) e di Elia nel deserto (1Re 19,8), i due testimoni della trasfigurazione. Anche il digiuno ha le sue radici nell'Antico Testamento. In occasione di grandi eventi è necessario preparare spazio al Signore con il digiuno.
3 Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane".
La tentazione sta innanzitutto in quel "se". Il diavolo mette in dubbio la figliolanza di Gesù che era stata affermata proprio qualche versetto prima, al momento del battesimo. Questo stesso dubbio sarà espresso da coloro che assisteranno alla crocifissione ("se sei il figlio di Dio scendi dalla croce" Mt 27,40). La figliolanza è un concetto molto legato alla schiavitù di Egitto (Os 11,1; Mt 2,15).
La prima tentazione si rifà al dono della manna nel deserto. Pur essendo un dono di Dio, la manna fu oggetto di malumori e di mormorazioni (Sal 78,18-20).
4 Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio".
Di che cosa vive veramente l'uomo? Di ciò che entra nella sua bocca o ciò che esce dalla bocca di Dio? E' il cibo o l'ascolto che fa vivere l'uomo? Attraverso ( dia) è lo stesso termine che Matteo utilizza per introdurre le citazioni profetiche. La parola di Dio arriva grazie a un mezzo, attraverso qualcuno o qualcosa.
La citazione di Dt 8,3 riguarda la manna che gli ebrei avevano mangiato nel deserto. Dio aveva dato la manna al suo popolo dopo avergli fatto patire la fame, proprio perché capisse che l'uomo vive prima di tutto della parola di Dio.
5 Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio
Il diavolo prende Gesù. Il verbo paralambano è usato soprattutto per mostrare che è il diavolo a prendere l'iniziativa e che Gesù lo lascia fare. Gerusalemme qui è chiamata Città Santa: è un titolo onorifico, perché è il luogo dove Dio ha scelto di stabilire la sua presenza. Però questo modo di chiamare Gerusalemme è più un'usanza cristiana che ebrea. Il pinnacolo (letteralmente "piccola ala") è uno dei portici che facevano ala al santuario, precisamente quello dell'angolo sud-est, che dà sullo strapiombo del Cedron. Inoltre le ali suggeriscono la protezione divina, particolarmente nel salmo 91 che è importante nel racconto di questa tentazione.
6 e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra".
In questo versetto si vede esplicitamente come il diavolo si serva della Sacra Scrittura per affermare quello che vuole. Citando il salmo 91,11-12 egli omette un elemento importante, dopo "comanderà ai suoi angeli per te" ci sarebbero le parole "di custodirti in tutte le tue vie". Si tratta di un elemento importante. Il salmo promette ad ogni credente una protezione angelica mentre percorre le vie della normale esistenza umana, non nel caso in cui metta a repentaglio la propria vita alla ricerca del miracolistico e del sensazionale.
7 Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo".
Gesù risponde di nuovo al diavolo citando la Torah. Il versetto continua ricordando l'episodio di Massa (Es 17,1-7), quando il popolo soffriva la sete e mise alla prova il Signore dicendo "Il Signore è in mezzo a noi, si o no?". Essi avevano messo in dubbio il fatto che il Signore si prendesse cura di loro.
8 Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria
La tradizione monastica palestinese ha voluto identificare questo monte alto con il Jebel Quruntal (monte della quarantena), sopra il sito della Gerico antica. Ma il significato del monte alto è da ricercare in termini teologici. Solitamente è il Signore che mostra qualcosa all'uomo, portandolo in alto. E' il caso di Mosè che vede la terra promessa dalla cima del monte Nebo (Dt 34,1ss). Questo gesto si trova anche nell'Apocalisse, compiuto da un angelo (Ap 22,6.8). Anche un gesto di Dio o una visione apocalittica può essere strumentalizzata dal diavolo.
9 e gli disse: "Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai".
Qui manca l'insinuazione "se sei figlio di Dio". Nelle due tentazioni precedenti infatti il diavolo voleva mettere alla prova l'effettivo potere di Gesù. Qui invece si tratta di un ambito in cui il diavolo ha un certo potere: i regni della terra. Il diavolo offre il proprio potere a Gesù a condizione che rinunzi alla propria figliolanza, al proprio rapporto con Dio. Adorare era il gesto che fecero i Magi davanti a Gesù bambino (Mt 2,2.8.11) e quello degli apostoli davanti a Gesù risorto (Mt 28,17). E' evidente come il diavolo voglia capovolgere i ruoli.
10 Allora Gesù gli rispose: "Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto".
Accettare la proposta di Satana significherebbe per Gesù rinunciare alla sua natura più profonda e vera.
Ecco perché lo manda via. Queste stesse parole egli utilizzerà per Pietro in Mt 16,23, quando quest'ultimo non accetterà l'annuncio della passione e della morte di Gesù. Dt 6,13 è una delle raccomandazioni che il Signore fa al suo popolo prima dell'entrata nella Terra Promessa. Egli ammonisce il suo popolo di non dimenticare che è stato Lui a farli uscire dalla schiavitù e a donare loro una terra. Essi non devono dimenticarlo e non devono prostrarsi ad altri dei. Qui risulta pertinente il ricordo di Mosè che sale sulla cima del monte Nebo. Nel complesso le tre tentazioni di Gesù rimandano al cammino degli israeliti nel deserto fino alle soglie della terra promessa. Perciò Gesù è veramente figlio di Dio, perché ripercorre per conto proprio l'itinerario di Israele. Dove questi era caduto in tentazione, Gesù è trovato fedele a motivo della sua obbedienza alla parola di Dio.
11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Esaurite le tre tentazioni il diavolo lascia Gesù (è lo stesso verbo di Giovanni il Battista che cede davanti alla richiesta di Gesù di essere battezzato). Andato il diavolo arrivano degli angeli e servono Gesù. Il verbo diakoneo indica il servizio della mensa. Il cibo che egli aveva rifiutato di procurarsi in modo miracoloso ora gli viene gratuitamente donato dal Padre.
Meditatio
- Ho avuto anche io delle tentazioni che hanno messo alla prova la mia alleanza con il Signore?

- Mi sono rivelato fedele o come il popolo di Israele non ho resistito? Come si è comportato il Signore con me in quella situazione?
- Come intendo vivere questa Quaresima?
Preghiamo

(colletta della prima domenica di Quaresima, anno A)
O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

 

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