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TESTO Commento su Lv 19,2

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (23/02/2014)

Brano biblico: Lv 19,1-2.17-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 5,38-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. 39Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, 40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. 42Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

"Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo"
Lv 19,2

Come vivere questa Parola?
Questo versetto così conosciuto e nello stesso tempo alquanto misterioso apre le letture di questa domenica e le chiude anche, nella versione evangelica di Matteo: « Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt, 5,48).
Nel libro del Levitico questa forma particolare di comandamento si trova al centro delle indicazioni sulla "santità nella vita quotidiana" ed introduce quasi una rilettura dei dieci comandamenti. Per bocca di Mosè il Signore si rivolge a tutta la comunità radunata nei pressi della tenda del convegno; ma è Dio stesso che parla e si auto-presenta anche, invitandoci a somigliargli nella sua essenza, nella santità. Una santità a portata di ciascuno di noi, una santità quotidiana, che si esprime nei piccoli e semplici gesti nei confronti di Dio, del creato, di noi stessi, dei fratelli e sorelle che ci stanno accanto.
Proprio su questi si concentra la seconda parte della lettura, espressa in un doppio parallelo negativo/positivo. L'ammonizione al negativo ci spinge purificare il cuore da ogni rancore e risentimento: « non coverai nel tuo cuore l'odio contro il tuo fratello» (v. 17a); « non ti vendicherai e non serberai rancore...» (v. 18a). La prima esortazione al positivo, poi, indica la modalità per tornare alla fratellanza: « rimprovera apertamente il tuo prossimo...» (v. 17b); che però non si ferma al mero rimprovero ma culmina in « amerai il tuo prossimo come te stesso» (v. 18b). È il comandamento più grande che ritrova eco sia nella seconda lettura dove Paolo ai Corinzi ricorda che tutti siamo tempio - casa di Dio e quindi luogo dove il Dio santo pone la sua dimora, sia nel Vangelo.
Anzi, il Vangelo si spinge oltre: per essere santi - perfetti come il Padre nostro celeste, siamo invitati ad amare anche il nemico, pregare per lui, riconoscere che anche lui è figlio di Dio, l'amato dal Signore. Accogliamo oggi nel nostro cuore anche questo nostro fratello / sorella!
Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità (dal Salmo responsoriale 103,2-3).
La voce di un Santo Dottore della Chiesa
Tra il libro del Vangelo e i santi c'è tutta la differenza che corre tra la musica scritta e la musica cantata.

San Francesco di Sales
moblakfma@yahoo.com

 

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