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TESTO Commento su Atti 10,34-38

Monastero Domenicano Matris Domini  

Battesimo del Signore (Anno A) (12/01/2014)

Brano biblico: Atti 10,34-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 3,13-17

In quel tempo, 13Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Collocazione del brano
Questo brano è posto all'interno dell'episodio della conversione del centurione Cornelio, che occupa tutto il capitolo 10 degli Atti. Cornelio è l'esempio di un pagano che si converte alla via predicata dagli apostoli.
All'interno della prima comunità cristiana di radice ebraica vi erano delle resistenze ad ammettere i pagani convertiti, quindi Pietro si impegna a fare capire che Dio non fa distinzioni di razza, ma che anzi il Vangelo è destinato ai pagani così come al popolo di Israele. Cornelio a Cesarea riceve la visione di un angelo che gli dice di far chiamare Pietro da Giaffa. Il giorno dopo a Giaffa Pietro ha una visione eloquente: una tovaglia piena di animali che agli ebrei era proibito mangiare scende dal cielo e Pietro viene invitato a mangiarne. Alle sue obiezioni la voce dal cielo risponde "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo profano". Pietro ricevette poi i messaggeri di Cornelio che lo invitavano a Cesarea. Giunto a Cesarea comunicò a Cornelio quello che aveva visto e continuò con il brano che leggiamo questa domenica. E' stato scelto in particolare per il riferimento al battesimo ricevuto da Gesù. Nella predicazione degli apostoli questo gesto fu considerato come l'inizio della missione di Cristo.
Lectio
34 Pietro allora prese la parola e disse: "In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone,
Non deve essere stato facile nemmeno per Pietro comprendere che il Vangelo era proprio destinato a tutte le genti.
Il problema era conciliare le rigide norme di purezza rituale degli ebrei e i contatti con i pagani. Altrove Paolo (Gal 2,11-16) rinfaccerà a Pietro di incontrare i pagani di nascosto dagli ebrei proprio a causa della fatica di conciliare questi due gruppi di cristiani. Però con la conversione di Cornelio anche Pietro capisce che un incontro è possibile e che con la morte e risurrezione di Gesù non vi è più differenza tra persone e tra popoli.
35 ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga.
Per Luca il tema della giustizia è fondamentale. I giusti di Israele erano coloro che si mettevano in ascolto della Legge e la osservavano in modo coscienzioso e onesto. Nel vangelo di Luca giusti sono Zaccaria, Elisabetta e Giuseppe. Luca ci tiene però a ricordare che la giustizia del nuovo popolo di Dio, la Chiesa, è la continuazione della giustizia di Israele, quindi a buon diritto Cornelio è un uomo giusto (così come viene presentato in Atti 10).
La giustizia perciò non viene da un diritto di nascita ma dalla disponibilità ad accogliere e seguire la parola di Dio.
36 Questa è la Parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, annunciando la pace per mezzo di Gesù Cristo: questi è il Signore di tutti.
La Parola per eccellenza è Gesù Cristo, l'ha invita per mezzo suo ai figli di Israele, il popolo prediletto sin dal principio. Cristo ha portato soprattutto la pace, e in forza della sua morte e risurrezione è diventato il Signore di tutti i popoli.
37 Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni;
Qui Pietro fa una specie di riassunto dell'esperienza terrena di Gesù e tutto è cominciato proprio con il battesimo predicato da Giovanni. Questo battesimo era stato molto famoso, tanto che Paolo quando giunse a Efeso, trovò alcuni che avevano ricevuto soltanto il battesimo di Giovanni e non avevano mai sentito dire che esistesse uno Spirito Santo (At 19,3). Quindi questa testimonianza della predicazione del tempo post pentecoste conosceva bene l'esistenza e il significato del battesimo di Giovanni.
38 cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
Tramite il battesimo di Giovanni Dio consacrò nello Spirito e nella potenza, cioè la sua stessa potenza quell'uomo che tutti conoscevano come Gesù proveniente da Nazaret. L'azione di quest'uomo rivestito di potenza dall'alto fu soprattutto quella di beneficare e risanare coloro che erano sotto il potere del diavolo, cioè l'antagonista di Dio. E' questo un altro modo di dire che Cristo liberò gli uomini dal peccato e dalla morte.
Meditiamo
- Io faccio preferenza di persone nella mia vita di fede? Accetto che qualcuno che non stimo sia più avanti di me in materia di fede?
- Sono una persona giusta?
- Qual è il bene che il Signore Gesù mi ha donato?

 

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