PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO In principio era il Verbo

padre Antonio Rungi

II Domenica dopo Natale (05/01/2014)

Vangelo: Gv 1,1-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,1-18

1In principio era il Verbo,

e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

2Egli era, in principio, presso Dio:

3tutto è stato fatto per mezzo di lui

e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

4In lui era la vita

e la vita era la luce degli uomini;

5la luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta.

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

15Giovanni gli dà testimonianza e proclama:

«Era di lui che io dissi:

Colui che viene dopo di me

è avanti a me,

perché era prima di me».

16Dalla sua pienezza

noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

17Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,

la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

18Dio, nessuno lo ha mai visto:

il Figlio unigenito, che è Dio

ed è nel seno del Padre,

è lui che lo ha rivelato.

La filosofia, la scienza e la religione si sono da sempre posto il problema dell'origine di ogni cosa, del mondo, dell'uomo e di Dio stesso. La risposta l'hanno trovata in vari ragionamenti, in vari supposizioni, in varie congetture. La religione cristiana non fa congetture ci parla del Verbo di Dio fatto carne, in Gesù Cristo.

La risposta non sta quindi in un concetto astratto, ma in una persona precisa, che è Gesù. Egli era ed è il Verbo, la parola di Dio. Era prima di tutto e di tutti, cioè è sempre esistito e sempre esisterà. Dio eterno che si rivela nel suo Figlio, fatto carne e comunica tutta la sua natura e la sua identità, attraverso Gesù Cristo, Colui che è nel seno del Padre e che rivela il vero volto di Dio, che nessuno aveva visto fino. Nel prologo del vangelo di Giovanni, di chiara impostazione filosofica e teologia possiamo trovare le risposte ai vari interrogativi e dubbi circa l'origine e la fine di ogni cosa. In Gesù Cristo tutto è stato fatto per mezzo di Lui ed in vista di Lui. Il centro, l'inizio e la fine di ogni cosa è Cristo. Da Cristo bisogna partire e ripartire per capire il senso della nostra vita ed il senso della storia dell'uomo. Ce lo ricorda con parole altamente incoraggianti e di ampio spesso spirituale e teologico l'Apostolo Paolo nella seconda lettura di oggi.

In Gesù Cristo siamo stati scelti dall'eternità ad essere figli adottivi di Dio. Questo non essere figli ci pone nella condizione di ripresentare il volto stesso del nostro Genitore che è Dio, cioè il volto dell'amore, perché Dio nella sua stessa natura ed essenza è amore, amore trinitario, amore di profonda relazione interpersonale. Padre, Figlio e Spirito Santo è l'Amore dell'unico Dio, in tre persone, con una missione precisa per ognuna delle persone. Gesù viene a portare la luce su questo grande mistero di Dio. Egli ci rivela tutto della Trinità. Ecco perché nella preghiera inziale della Messa di oggi ci rivolgiamo a Dio con queste espressioni: "Padre di eterna gloria, che nel tuo unico Figlio ci hai scelti e amati prima della creazione del mondo e in lui, sapienza incarnata, sei venuto a piantare in mezzo a noi la tua tenda, illuminaci con il tuo Spirito, perché accogliendo il mistero del tuo amore, pregustiamo la gioia che ci attende, come figli ed eredi del regno".

Gesù è quindi la Sapienza incarnata come viene opportunamente evidenziato nella prima lettura di oggi, tratta appunto dal libro veterotestamentario del Siracide.

In questi testi sacri chi è mosso dal dubbio della fede, chi è ancora in ricerca della fede e delle risposte fondamentali di ogni persona che vuole legittimamente aspirare alla conoscenza, trova le risposte teologiche e filosofiche. Qui è messo in risalto l'esistenza di un Dio da sempre, di un Dio creatore, ordinatore, ma anche di un Dio che scende alla condizione umana, per salvare l'uomo dal suo peccato, che nei testi sacri è espresso con il concetto delle tenebre, mentre Dio è luce. "Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. ..Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto". E' quella espressione di ateismo velato o dichiarato di chi non accetta Cristo come Figlio di Dio, come Verbo incarnato che ci rivela la natura stessa di Dio, che è bontà, misericordia, tenerezza e amore. Infatti a quanti hanno avuto la possibilità di fare esperienza di vera fede in Cristo salvatore, la loro vita è cambiata radicalmente dalle tenebre alla luce, perché " a quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati".

A conclusione delle feste natalizie, questo richiamo alla centralità di Cristo nella nostra vita, al valore insostituibile della fede fa bene anche come verifica personale della nostra risposta a Gesù Cristo in questi giorni di festa. Sapersi chiedere e domandare nella sincerità del proprio cuore: la luce del Natale, del Verbo fatto carne, di Gesù Cristo ha diradato le tenebre del peccato, del dubbio, della mancanza di speranza, dell'amore verso Dio o verso gli uomini? O persistono ancora incertezze e la fede invece di accrescersi, diminuisce, fino a scomparire del tutto?

Gesù Bambino, il Verbo Incarnato che ancora oggi contempliamo nella grotta di Betlemme in attesa dell'arrivo dei Magi e dei sapienti del tempo di Cristo, possa togliere dalla nostra mente le tenebre dell'errore e dal nostro cuore le tenebre della mancanza di amore, Lui che per amore è disceso dal cielo e si è incarnato nel seno della Beata Vergine Maria e si è fatto uomo, perché noi fossimo davvero uomini capaci di amare e donarsi come Lui ha amato e si è donato all'umanità, rivelando il volto bello e tenero di un Dio carità.

 

Ricerca avanzata  (54014 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: