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TESTO Vegliare per non morire di distrazione

don Giovanni Berti

I Domenica di Avvento (Anno A) (01/12/2013)

Vangelo: Mt 24,37-44 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

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Sta per uscire al cinema una nuova versione del racconto del Diluvio universale con la storia di Noè e dell'enorme arca che costruì per salvare la propria famiglia e gli animali. Come tutte le operazioni cinematografiche sui racconti biblici, si cerca di rendere verosimile una storia che è fortemente simbolica e con elementi molto difficili da giustificare dal punto di vista storico.

Voglio però sospendere un po' questo giudizio sulla verità storica, e lasciarmi guidare dall'esortazione di Gesù, che prende la storia di Noè e dell'Arca come stimolo a pensare la mia vita e la mia fede.

Gesù ci presenta degli uomini e donne del tempo di Noè come incredibilmente distratti. Sono così presi dalla routine quotidiana che li avvolge (mangiare, bere, sposarsi... tutta la vita normale) che non si accorgono di questo strano personaggio che sta costruendo la barca più grande mai vista, una enorme struttura di legno che sembra fatta proprio per galleggiare. E sono così distratti e curvi a pensare alle proprie cose, da non alzare nemmeno gli occhi al cielo che si riempie di nubi e che comincia a mandare così tanta acqua da allagare il mondo e travolgere tutto.

Sono davvero straordinariamente distratti questi abitanti del mondo, che non si accorgono che questo diluvio viene proprio perché si sono dimenticati di Dio e del bene, e "non si accorsero di nulla", come dice il Maestro.

E' proprio questo "non accorgersi di nulla" che mi sveglia, e suona nell'animo come il rumore della sveglia del mattino, che mi costringe ad alzarmi dal comodo e piacevole sonno, ma mi permette anche di vivere la mia giornata fatta di impegni e lavori, e anche di incontri e relazioni umane che perderei se rimanessi sempre a letto.

Il verbo che sempre accompagna l'inizio del tempo di Avvento (che parte con questa domenica) è "vegliare". "Vegliate dunque" dice Gesù ai suoi amici, e lo dice anche a me.

Vegliare è dunque vivere quello che faccio normalmente ogni giorno con un occhio aperto anche su qualcosa di nuovo che viene da Dio e che non vorrei perdere.

Vegliare è non essere così chiusi nel proprio presente e nel giro stretto delle proprie cose da non accorgersi che la storia che mi circonda mi parla di Dio, e mi spinge a pensare e sognare più in grande.

Il cristiano non è uno che sa tutto e prevede tutto, ma è uno che è sempre aperto al nuovo e in costante ascolto della vita, certo che Dio gli vuole comunicare qualcosa che lo salva.

Una cosa che chiedo a Dio in questo Avvento che mi prepara al Natale è proprio non farmi seppellire dalla distrazione così da non accorgermi dei segni che Lui mi lancia a volte grandi come l'arca di Noè ma che posso lo stesso incredibilmente non vedere!

Vegliare significa essere capaci di accorgersi che Dio opera nella storia, anche se nell'immediato tutto sembra come sempre e ogni giorno sembra uguale all'altro.

Veglio se affronto il giorno ordinario con un'attenzione straordinaria e una profonda curiosità spirituale che mi fa' chiedere: Cosa Dio vuole dirmi oggi?

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