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TESTO Commento su Luca 18, 41

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (18/11/2013)

Vangelo: Lc 18,35-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 18,35-43

35Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. 36Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. 37Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». 38Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». 39Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 40Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: 41«Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». 42E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». 43Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di nuovo!
Lc 18, 41

Come vivere questa Parola?
Con quanta gioia e apprensione il cieco sentendo la folla che dice «Passa Gesù il Nazareno» (Lc 18,37) grida la sua insistente e implorante preghiera: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Il cieco è consapevole della sua situazione e allo stesso tempo pone la sua fiducia in Gesù: due condizioni per ottenere la guarigione. Non si chiude nella sua tristezza, ma crede alla misericordia di Dio.
Oggi è la Chiesa che annuncia il passaggio di Gesù e a tutti proclama la sua bontà e la sua compassione: Gesù non ci abbandona mai alla miseria, alla malattia, viene sempre in aiuto e ci salva, donandoci occhi nuovi per vedere la realtà e iniziare una nuova vita.
Così anche noi, come il cieco risanato, possiamo camminare e lodare Dio (cf Lc 18,43), testimoniando le meraviglie delle sue opere.
Signore Gesù apri i miei occhi, perché possa contemplare il tuo amore e i semi di bontà presenti in ogni creatura.
Le parole di uno scrittore moderno
Gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore.

Antoine de saint Exupery
D. Mario Maritano SDB maritano@unisal.it

 

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