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TESTO Commento su Seconda Tessalonicesi 1,11-2,2

Monastero Domenicano Matris Domini  

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (03/11/2013)

Brano biblico: 2Ts 1,11-2,2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 19,1-10

In quel tempo, Gesù 1entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Collocazione del brano
In queste ultime tre domeniche che ci separano dalla solennità di Cristo Re leggeremo alcuni brani della seconda lettera di Paolo ai Tessalonicesi. Gli studiosi pensano che questa lettera sia stata scritta da uno dei discepoli di Paolo qualche tempo dopo la sua morte, negli ultimi decenni del I secolo d.C.. Il tema principale di questa lettera è la venuta di Cristo nella gloria (Parusia). Poiché l'attesa si faceva lunga alcuni avevano accolto un prolungamento dei tempi. Altri invece facevano una fuga in avanti e si comportavano come se il giorno di Cristo fosse già venuto. L'autore della seconda lettera ai Tessalonicesi interviene contro questi fanatici entusiasti, li mette in guardia da tale atteggiamento, mettendo in evidenza i segni con cui si manifesterà il giorno della glorificazione di Cristo.
Il brano che leggiamo oggi è parte del prologo e introduce già l'argomento.
L'argomento è pertinente anche per noi in queste ultime domeniche dell'anno liturgico che sono dedicate proprio alla venuta finale di Cristo. Anche noi stiamo aspettando la sua manifestazione gloriosa e dobbiamo riflettere sul modo in cui stiamo vivendo questo tempo di attesa.
Lectio
11 Per questo preghiamo continuamente per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e, con la sua potenza, porti a compimento ogni proposito di bene e l'opera della vostra fede,
Dopo l'indirizzo e i saluti iniziali la lettera parla della situazione dei destinatari. I Tessalonicesi stanno vivendo un momento di persecuzione e di sofferenza, ma il Signore punirà coloro che li affliggono e si manifesterà con tutta la sua gloria a quanti hanno creduto in Lui. E' stata questa la testimonianza che Paolo ha portato in mezzo a loro, ed essi resistono nonostante le difficoltà. E' necessario dunque che Paolo continui a pregare per loro, perché si mantengano forti e il Signore dia buon esito al loro impegno e alla loro fede.
12 perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù Cristo.
Questa perseveranza fino alla fine e questa vittoria sarà a maggior gloria di Gesù Cristo, secondo il dono che Dio ha dato al mondo tramite l'incarnazione di Cristo.
1 Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli,
Ora l'autore viene al dunque. Il problema è quando e come il Signore Gesù tornerà e quando e come i suoi fedeli verranno radunati insieme a lui. La questione è di primaria importanza e Paolo (o chi per lui) prega i fratelli di non assumere atteggiamenti sbagliati davanti a questa verità.
2 di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente.
I credenti non devono lasciarsi andare ad allarmismi e a preoccupazioni davanti a coloro che in base a ispirazioni divine o a false lettere di Paolo affermano che il giorno del Signore, cioè la Parusia, sia già avvenuta. La vita della comunità non deve lasciarsi turbare da queste pseudo-rivelazioni, ma rimanere con i piedi ben piantati per terra e assumere le proprie responsabilità all'interno della storia. Il brano che segue descriverà i segni premonitori della venuta di Cristo e indicherà quale debba essere il giusto atteggiamento da assumere.
Meditiamo
- Trovo delle difficoltà nel vivere la mia fede?

- Mi capita mai di cercare con interesse manifestazioni particolari del divino (miracoli, apparizioni, segni un po' spettacolari)?

- I discorsi sulla fine del mondo e il ritorno di Gesù quali sentimenti suscitano in me? Sono oggetto della mia fede o non ci penso mai?

 

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