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TESTO Commento su Sapienza 11,24

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

XXXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (03/11/2013)

Brano biblico: Sap 11,24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 19,1-10

In quel tempo, Gesù 1entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, 2quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, 3cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. 4Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. 5Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». 6Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. 7Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». 8Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». 9Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. 10Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Tu ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure formata.
Sap 11,24

Come vivere questa Parola?
Non si può non rimanere esterrefatti davanti alla descrizione di Dio che i versetti odierni del libro della Sapienza ci offrono.
Lui conosce molto più di noi la fragilità del mondo e dell'uomo, conosce più a fondo di noi l'abisso del peccato, vede con chiarezza assoluta la nostra "inconsistenza".
Eppure nel suo sguardo non c'è ombra di disprezzo. Non ci svaluta, non ci scarta.
Sa che siamo "perduti" ma non vuole perderci. A Zaccheo Gesù dirà: "Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" (Lc 19, 10).
Dio ama e cerca noi che nemmeno ci fidiamo di noi stessi, che per primi ci "rinnegheremmo" se solo avessimo ben presente tutta la nostra debolezza.
Gli occhi del Signore si posano in modo diverso sulla nostra carne perché sa che è il suo amore a darci vita, a darci sostanza. Sa che è il suo perdono a darci aria e a rinfrescarci il cuore.
Sa che è la sua pazienza la nostra speranza e che la sua compassione è la nostra gioia.
Dio non può non amare tutto quanto ha creato e ha voluto.
Sì, Dio ci ha voluti e continua a volerci. E ogni nostro compleanno ci ricorda questa verità!
"Tu sei buono verso tutti e la tua tenerezza si espande su ogni creatura". Oggi il salmo mi ricorda l'ampiezza, la larghezza, la profondità del tuo amore, Signore. Ma è quasi impossibile per me credere ad un amore così pieno e totale, va oltre le mie forze e va oltre quelle evidenze della vita che spesso mi tolgono il fiato. Donami nella tua misericordia di gustare anche solo un assaggio di questo amore e di guardare a me stessa con gli stessi occhi con cui mi guardi tu.
La voce di un maestro nello spirito
Diventare gli Amati significa lasciare che la verità dell'essere amati si incarni in ogni cosa che pensiamo, diciamo o facciamo.

H. Nouwen
Commento di Emanuela Giuliani emanuelagiuliani@gmail.com

 

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