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TESTO Commento Seconda Timoteo, 3,14-4,2

Monastero Domenicano Matris Domini  

XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (20/10/2013)

Brano biblico: 2Tm 3,14-4,2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 18,1-8

In quel tempo, Gesù 1diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 4Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». 6E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. 7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Collocazione del brano
Siamo alle ultime battute della seconda lettera a Timoteo. Paolo gli affida le sue ultime volontà e lo mette in guardia dai falsi profeti e da coloro che si mettono a predicare solo per la bramosia di guadagnare denaro. Timoteo viene esortato a rimanere vigilante e a far tesoro di ciò che ha imparato fin dalla sua infanzia. Deve essere un uomo di Dio "completo e preparato", come Paolo gli ha insegnato.
Lectio
14 Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Conosci coloro da cui lo hai appreso
Paolo esorta Timoteo a non comportarsi in modo superficiale e venale. Lo esorta a rimanere fermo in ciò che ha imparato. Il verbo utilizzato per imparare è manthanein, che ben si accorda con il rimanere fermo e il "sapere-ricordare". C'è una solida formazione che Timoteo ha ricevuto, dalla sua famiglia e da Paolo stesso. Non sbaglierà mai se non si distoglie da questa sua formazione.
15 e conosci le sacre Scritture fin dall'infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Accanto alla formazione ricevuta in famiglia, Timoteo ha potuto studiare approfonditamente anche le sacre Scritture. I testi sacri sono autorevoli e sicuri, comunicano la via della salvezza che si percorre grazie alla fede in Gesù Cristo. E' la fonte della sapienza che sostituisce la Legge mosaica, dona una salvezza che non si basa più su una prassi etica ideale, ma deriva dalla fede che si ripone in Cristo.
16 Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia,
Questa è una delle frasi della Bibbia che è stata più studiata, smontata pezzo per pezzo e rimontata. Ci parla dell'efficacia della Scrittura. Non si tratta di lettera morta, ma è uno strumento valido per giungere alla giustizia. I quattro verbi utilizzati indicano diverse fasi di questa crescita/formazione alla giustizia dell'uomo davanti a Dio. Il primo è il più importante, gli altri ne sono un approfondimento: insegnare è volto a convincere alla verità che si insegna, poi nel rapporto di insegnamento c'è la correzione (il far notare gli sbagli) e l'educazione (il tirare fuori quello che c'è di buono).
17 perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Ma perché l'uomo deve rendersi giusto e completo davanti a Dio? Cosa significa? Non è una perfezione astratta, si tratta della capacità di compiere ogni opera buona. La maturità che si acquista nello studio delle Scritture diventa prontezza nel compiere il bene, essere a servizio dei fratelli in un'autentica carità.
E' questo l'uomo completo.
4.1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno:
Continua il testamento spirituale di Paolo, che assume anche toni accorati nella sua esortazione. Paolo lo scongiura utilizzando una frase presa a prestito dalla liturgia. Si tratta di una delle affermazioni più importanti della fede cristiana. Gesù verrà a giudicare i vivi e i morti. Timoteo nel momento del giudizio dovrà rendere conto se ha compiuto o meno quanto Paolo gli ha scongiurato di fare.
2 annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Cosa deve fare Timoteo? Deve inserirsi nella dinamica della Scrittura che abbiamo visto al versetto 16: deve annunciare la Parola in ogni situazione, non rinunciare mai alla sua missione di predicatore e di maestro. Deve richiamare coloro che stanno andando per vie sbagliate, arrivare anche a rimproverarli.
Deve rinvigorire quelli che sono un po' fiacchi, deve darsi da fare perché la Parola, la Scrittura possa produrre i suoi frutti in quelli che lo ascoltano, perché divengano uomini e donne completi, pronti per ogni opera buona.
Meditiamo
- Chi mi ha introdotto nella fede in Gesù Cristo?
- Conosco abbastanza bene le Scritture?
- Mi sento preparato a compiere ogni opera buona?

- Sento la responsabilità anche io di insegnare ammonire sostenere gli altri nel cammino della fede?

 

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