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TESTO Commento Giovanni 16,12-15

don Roberto Rossi  

Santissima Trinità (Anno C) (06/06/2004)

Vangelo: Gv 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

"Sia benedetto Dio Padre e l'unigenito Figlio di Dio e lo Spirito Santo: perché grande è il suo amore per noi!"

Dopo aver contemplato l'opera del Padre, dopo aver celebrato i misteri della vita di Gesù, lungo l'anno liturgico, dopo aver accolto lo Spirito Santo nella Pentecoste, oggi celebriamo la festa della Ss. Trinità, Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo, nell'unità di un solo Dio, nella Trinità delle Persone.

Il mistero della Trinità ce lo ha fatto conoscere pienamente Gesù, anche se, dopo essere stati illuminati da Lui, possiamo intravedere in tante pagine della Bibbia la presenza e l'opera delle Persone divine.

La Trinità è la verità più profonda di Dio Amore. E' il suo Essere, è il suo operare.

Lasciandoci condurre e illuminare dalla Parola di Dio possiamo sempre più credere e adorare Dio Amore, Dio Trinità; possiamo percepire qualcosa di questo fuoco eterno d'amore, di questa vita senza inizio e senza fine; possiamo contemplare l'opera di Dio creatore, salvatore, santificatore; soprattutto possiamo gioire e amare questa presenza di Dio nella storia dell'universo e nel cuore dell'uomo.

Per questo ogni azione cristiana inizia e si conclude nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo; per questo i Sacramenti vengono amministrati nel nome della Trinità, "nel nome...", cioè nel mistero profondo di questo Amore, fonte di ogni vita.

Qual è il rapporto della nostra vita cristiana con la Trinità?

E' significativo che il Concilio inizi due documenti fondamentali, la costituzione sulla Chiesa e il decreto sull'attività missionaria, con una lunga presentazione della Trinità e dell'azione di ogni Persona divina. Questo porta a riflessioni molto concrete. Se ci chiediamo: cos'è la Chiesa? La riposta è: la Chiesa è una vita di comunione di tutti i credenti, come Dio è la Comunione di tutte le Persone. Nella costituzione della Chiesa si riporta una celebre espressione di S. Cipriano: "La Chiesa si presenta come un popolo adunato dall'unità del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo". Noi cristiani siamo Chiesa, siamo fedeli, nella misura in cui viviamo la comunione tra di noi, nella luce e nella grazia di quella comunione profonda di Dio che è la Trinità.

Se ci chiediamo: cosa deve fare la Chiesa? La risposta è: la Chiesa deve essere missionaria, deve portare nel mondo il vangelo e la grazia del Signore. Ma la Chiesa è – dice il Concilio – "per sua natura missionaria, in quanto trae la sua origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito santo, secondo il disegno di Dio Padre". Il Padre manda il Figlio nel mondo, il Padre e il Figlio mandano lo Spirito: la vita della Trinità è un dinamismo infinito, è tutto un mandare e un andare. Qui prende significato l'opera, la testimonianza, la missione di ogni cristiano e di tutta la Chiesa: "come il Padre ha mandato me, così anch'io mando voi".

Siamo dei mandati, siamo dei missionari: tutti! Non solo quanti sono consacrati e vanno nel mondo lontano. La missione è l'opera di ogni discepolo, di ogni credente: tutti siamo mandati in missione, nella vita di ogni giorno, ad ogni persona, in ogni situazione.

Così la verità di Dio, la sua vita, il suo essere "comunione e missione", diventa la verità dell'uomo, la vita dell'uomo, il suo compito nella Chiesa: essere e vivere la comunione e la missione. E' difficile? Ma con la luce, la grazia, la forza di Dio tutto è possibile.

Ci ha detto il S. Padre nella Lettera per il nuovo millennio: "Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere alle attese profonde dell'uomo. Occorre promuovere una spiritualità di comunione che significa innanzitutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stano accanto.

Se Dio è comunione di Persone, noi cosa vogliamo essere? Se Dio è missione di Persone, noi cosa vogliamo essere? L'uomo, la Chiesa, l'umanità credendo e contemplando la Trinità imparano a vivere l'amore vero e universale.

Riporto per la preghiera il Cantico alla SS. TRINITA' di S. Sergio di Russia

Dio il Padre
Dio il Figlio
Dio lo Spirito Santo!

Immenso il Padre Immenso il Figlio
Immenso lo Spirito Santo!

Uno il Padre
Uno il Figlio
Uno lo Spirito Santo!
Uno lo Spirito Santo! Uno lo Spirito Santo!

Nella Trinità indivisibile
Ogni Persona Divina
è la Potenza
la Sapienza
l'Amore!
Ogni Persona è la Divinità Unica immensa!
tutta l'Immensità!
l'Unità che tutto trascende!

Lo Spirito Santo è il dono che dall'Abisso si effonde
e penetra tutto
e riempie di sè tutte le cose,
di sè, indivisibile e uno
e tutto in luce trasforma.

Illuminato dallo Spirito Santo
battezzato dal fuoco
chiunque tu sia: vergine, monaco, sacerdote
Tu sei trono di Dio
sei la dimora, sei lo strumento
sei la luce della Trinità!
Tu sei Dio!
sei Dio - Dio - Dio!
Dio nel Padre, Dio nel Figlio, Dio nello Spirito Santo
sei Dio - Dio - Dio - Dio!

S. SERGIO di Rodonej (1314-1392)

 

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