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TESTO Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò

Riccardo Ripoli  

Giovedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (03/10/2013)

Vangelo: Lc 10,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,1-12

1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

Presi dalle mille vicende della politica, ci passano sotto il naso altre notizie, un po' perché ormai ci siamo abituati e quasi scocciati di sentirle. Immigrati ne arrivano a centinaia e la cosa passa nella totale indifferenza. Ogni tanto ne muore qualcuno e c'è chi dice "peggio per loro, dovevano restare a casa", forse qualcun altra dirà "poveretto", ma lì finisce. Ma come rimanere indifferenti davanti alla miseria che fa morire bambini, davanti alle guerre fratricide, davanti allo sfruttamento dei paesi ricchi. ma sopratutto come rimanere indifferenti dinanzi a tredici ragazzi che per cercare la vita pagano per venire a morire sulle nostre coste, le stesse spiagge laddove ogni giorno la gente si diverte facendo il bagno o correndo. E' stato bello vedere la solidarietà di tante persone che si sono gettate in acqua per salvare questi figli del mondo in cerca di un po' di serenità, ma quanta tristezza vedere la signora che ha continuato a fare jogging schivando i cadaveri allineati sul bagnasciuga. Che tristezza pensare che ci sia qualcuno così tanto indifferente davanti alla morte, così tanto cinico da dire "peggio per loro", così tanto insensibile da non voler ospitare, curare, amare chi dalla vita ha ricevuto solo sofferenze, sia esso un immigrato, un rom, un cucciolo d'uomo maltrattato.

Il Signore chiama a raccolta le persone, le invia davanti a sé perché sappiano dare l'esempio, facciano capire al mondo il grande vantaggio di amare piuttosto che odiare, di accogliere piuttosto che respingere, di perdonare, piuttosto che meditare vendetta.

 

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