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TESTO Commento su Galati 6, 14

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

S. Francesco d'Assisi, patrono d'Italia (04/10/2013)

Brano biblico: Gal 6, 14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

"Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo."
Gal 6, 14

Come vivere questa Parola?
Le parole di s. Paolo ai Galati commentano a pennello l'esistenza di Francesco d'Assisi e mostrano come la conversione sia sempre uno spogliarsi per poi rivestirsi.
Spogliarsi di un vanto per assumerne un altro. Spogliarsi di un modo di viversi per essere "nuova creatura".
Se Paolo, integerrimo difensore della Legge di Mosè, cercava di meritarsi con il suo zelo la salvezza, Francesco da parte sua cercava l'onore degli uomini, la fama e gloria del cavaliere.
Finché le loro armature, invisibili e non, sono cadute davanti alla chiamata di Dio, all'udire la sua voce.
Hanno entrambi fatto esperienza della verità della parole del salmo responsoriale: " Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra." ( Sl 16,11)
E avendo trovato il "vestito della festa" si sono spogliati del loro vanto, l'hanno lasciato cadere senza più raccoglierlo. Senza più raccoglierlo!
Se mai avessero potuto incontrarsi avrebbero potuto salutarsi l'un l'altro con la medesima frase che ormai aveva preso carne nella loro vita e nei loro corpi: "Non c'è altro vanto per me che nella croce di Cristo". E dire croce è dire amore.
Dona anche a noi Signore di trovare il nostro "vanto" in Te e di lasciare cadere, senza più raccoglierlo, tutto quanto ci rende affascinanti agli occhi del mondo ma superbi davanti ai tuoi.
La voce di un uomo umile
Dio si dona interamente a chi si da del tutto a lui.
Charles de Foucauld
Commento da Emanuela Giuliani
emanuelagiuliani@gmail.com

 

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