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TESTO E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio

Riccardo Ripoli  

Sabato della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (28/09/2013)

Vangelo: Lc 9,43-45 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,43-45

43E tutti restavano stupiti di fronte alla grandezza di Dio.

Mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: 44«Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». 45Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Eccoci di rientro da una bellissima vacanza di quindici giorni a Lipari, ospiti della solidarietà e dell'amore di tante persone, ma soprattutto ospiti della grandezza di Dio. Tornati stanchi nel fisico, ma ritemprati e pronti ad affrontare un nuovo anno scolastico con forza e determinazione. Un grazie speciale all'Hotel Casajanca di Canneto di Lipari, i cui proprietari, Silvia Carbone e Massimo Del Bono con la loro famiglia, ci hanno coccolato, protetto, viziato, amato come fossero un concentrato di Amico, Fratello, Genitore. Attenti ad ogni nostra necessità si sono fatti in quattro per farci stare bene, non farci mancare nulla, donarci molto di più di quanto fosse ragionevole aspettarsi, consigliarci e guidarci non tanto per un piacevole soggiorno, quanto per farci sentire a casa. Una vacanza di cui avevamo tutti un po' bisogno.

E' stato bellissimo sentirsi parte integrante di quel luogo, condividere le nostre esperienze di pesca con gli abitanti di Canneto, ricevere da loro consigli ed aiuti per migliorare le nostre tecniche. Abbiamo riso e scherzato con loro, parlato dell'affido e delle sue problematiche, siamo andati a pescare quando con uno e quando con un altro, sia di giorno che di notte. Una solidarietà di altri tempi. Come non ricordare Bubu che per quindici giorni, con grandissima pazienza, ha scandito ogni parola che rivolgeva a Mattia per fargliela ripetere nel modo più corretto, Manuel che scuoteva la testa quando mi vedeva con un attrezzo da pesca togliendomelo di mano per modificarlo insegnandomi quei trucchi che nessun pescatore svelerebbe mai a nessuno, Benito che ci salutava ogni mattina all'alba ed aveva in cuore il desiderio di uscire in barca con noi, ma non lo diceva per non disturbare, Salvatore che restava in disparte ma pronto a dialogare sempre con il sorriso sulle labbra, Tonino con la sua insistenza ed i suoi scherzi infiniti, Matteo disponibile ogni momento ad aiutarci anche nelle piccole cose, e tutti gli altri, Roberto, Stefano e coloro dei quali ho impresso nel cuore e nella mente il sorriso che continuamente ci donavano proponendosi. Quante volte ci siamo messi a chiacchierare, abbiamo persino imparato un po' di siciliano, come fossimo parte di quel luogo incantato. Io talmente integrato da essere chiamato "U' Cannetaro" (abitante di Canneto). La nostra piccola barchina di quattro metri e mezzo ci ha portati a Vulcano e Salina, ci ha permesso di pescare a traina e con le gallette, a fondo e con i palamiti, sott'acqua e a polpi. Per me ed Eleni che adoriamo pescare era come essere bambini piccini e golosi in una pasticceria piena di ogni tipo di dolci, ci svegliavamo alle cinque e mezzo e andavamo a dormire mai prima di mezzanotte. I bimbi più piccoli hanno messo le squame da tanto che sono stati in acqua, un bagno continuo, ed i più grandi si sono sentiti liberi di fare ciò che volevano stringendo belle amicizia con i ragazzi dell'isola che li hanno anche coinvolti nel calcio. Un grazie alla nonna Pina che nonostante i suoi settantasei anni non si è risparmiata neppure un secondo per darci il supporto nel mangiare e nell'accudimento. Un grazie speciale a Roberta che con la dedizione di una chioccia non ha mai perso di vista i suoi cuccioli, sempre attenta ad ogni loro necessità, pronta a giocare con loro e riprenderli per correggerli, tanto da essere montata in barca solo pochissime volte sacrificandosi, come suo solito, per tutti noi.

Ringraziamo anche la Siremar che ci ha ospitato gratuitamente a bordo della nave che ci ha trasportato da Napoli a Lipari e ritorno e tutti coloro che in un modo o in un altro hanno voluto darci un segno tangibile della loro solidarietà.

Quando siamo immersi nella nostra quotidianità, ci sembra che tutto ci sia dovuto, brontoliamo perché ci sembra che ci manchi sempre qualcosa. A volte siamo persino critici nei confronti di Dio perché pensiamo che con tutta la sua potenza dovrebbe fare di più, ed in molti dicono "Dio non esiste perché se ci fosse si manifesterebbe con la sua potenza". Che stolti siamo, non ci accorgiamo della grandezza di Dio. Basta un soffio di vento a cambiare il mare, una luna che sorge all'orizzonte rossa in volto che cambia aspetto non appena si innalza dal pelo dell'acqua, un pesce catturato dopo una giornata di tentativi, il sorriso dei tuoi ragazzi ogni volta che approdavamo in banchina felici di rivederti ed ansiosi di raccontarti le loro esperienze fatte di cose semplici, mostrarti la scoperta di sassi levigati a forma di cuore o di cagnolino. Ricerchiamo la grandezza di Dio nelle grandi cose, ma la grandezza di Dio è invece nelle cose semplici, in quegli aspetti della vita che si nascondono tra le pieghe della nostra quotidianità, ma che solo fermandosi a pensare ed ammirare possiamo vedere ed apprezzare.

Fermatevi anche voi un attimo, uscite dal vostro tran tran, osservate la potenza di un bruco che si trasforma in farfalla, la gioia di una nascita, il tramonto del sole. La potenza di Dio si manifesta ogni giorno attorno a noi, ma siamo troppo presi dalle preoccupazioni della vita per assaporare la semplicità che ci viene continuamente donata

 

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