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TESTO Commento su Prima Timoteo, 2,1-8

Monastero Domenicano Matris Domini  

XXV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (22/09/2013)

Brano biblico: 1Tm 2,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 16,1-13

In quel tempo, 1Gesù diceva ai suoi discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. 2Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. 3L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. 4So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. 5Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. 6Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. 7Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. 8Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce. 9Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.

10Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. 11Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? 12E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?

13Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

Forma breve (Lc 16, 10-13):

In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli: 10«Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. 11Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? 12E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?

13Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».

Collocazione del brano
Paolo dopo aver parlato della propria esperienza di peccatore perdonato e inviato ad annunciare il Vangelo (il brano di domenica scorsa) esorta Timoteo a perseverare nella fede (1,18-20) e in questo secondo capitolo incomincia le raccomandazioni riguardanti la comunità cristiana di cui Timoteo è guida. La prima raccomandazione è dedicata alla preghiera.
Lectio
1Raccomando prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini,
Paolo comincia dunque a dare disposizioni sulla preghiera. Si tratta in particolare delle preghiere fatte comunitariamente. Questa preghiera ha un respiro universale, si deve pregare per tutti. Si può leggere qui il superamento dello spirito di setta o di casta che forse poteva aver caratterizzato le comunità cristiane dei primi tempi. Il Vangelo di Gesù è universale, è rivolto a tutte le genti. I cristiani sono chiamati a tener conto nella propria preghiera di tutti i popoli, di chiedere a Dio la salute e la prosperità per tutti, a ringraziare per i benefici che Dio ha donato anche agli altri.
2per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio.
Potrebbe stupire questa preghiera rivolta a Dio per i re e quelli che stanno al potere. Il termine basileus indicava l'imperatore romano di occidente. La preghiera per l'imperatore faceva già parte della cultura giudaica. Non è un segno di servilismo o di virtù patriottiche. Il senso di questa preghiera ci viene dato dalla seconda parte del versetto: perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla. La preghiera per l'autorità pubblica mira ad ottenere la realizzazione dell'ordine, della prosperità e della pace. Sono i frutti del buon governo, il quale permette anche che ognuno possa avere una vita dedicata a Dio . Ciò che sorprende è che non si chiede la conversione dei rappresentanti del potere pagano, né un riconoscimento speciale per le comunità cristiane. Si chiede che sia salvaguardato il bene pubblico, nella tolleranza reciproca. Anche papa Francesco si è soffermato su queste parole nella messa che ha celebrato a Santa Marta lunedì 16 settembre. In particolare ha ricordato che "Un cristiano che non prega per i governanti non è un buon cristiano". Vi invitiamo a leggere il testo di questa omelia al sito www.nuovaevangelizzazione.org, in particolare a questa pagina: www.nuovaevangelizzazione.org/index.php/omelie-a-casa-santa-marta/266-amore-per-il-popolo-eumilta-virtu-necessarie-per-chi-governa
3Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Anche il Signore vuole che i cristiani vivano con serenità e pace la loro fede. Egli è venuto a portare la spada, nel senso che è necessario decidersi per Lui senza tentennamenti, ma poi non chiede che la vita cristiana sia una vita di trincea. Egli vuole che tutti gli uomini siano salvati. Questo si realizza attraverso una vita serena, che rende possibile una testimonianza coerente e può attirare anche altri ad abbracciare la fede cristiana. La conoscenza della verità è un'espressione greca che ricorda il gusto di ricercare la verità, di fare filosofia proprio dell'ambiente ellenistico.
5 Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù,
Le esortazioni alla preghiera e a una vita sociale ordinata sfociano in una professione di fede, presa forse dalla liturgia della comunità. La novità di questa affermazione non è tanto nell'unicità di Dio ma in quella che Gesù è mediatore tra Dio e gli uomini. Questo concetto si trova solo nella lettera agli Ebrei, inserito nel nuovo patto. La mediazione di Gesù ha la sua forza soprattutto nei confronti degli uomini, come viene spiegato nei versetti seguenti.
6che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti,
La prima parte di questo versetto specifica il luogo storico di questa mediazione: l'autodonazione di Gesù come Figlio di Dio, a favore di tutti gli uomini. Paolo ci tiene a ricordare che questo dono che Cristo ha fatto di se stesso è avvenuto in un momento storico ben preciso: nei tempi stabiliti. C'è qui anche un riferimento al progetto di salvezza di Dio, che non ha lasciato niente al caso.
7e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo - dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Nella realizzazione di questo progetto rientra anche il compito missionario di Paolo. Egli ci tiene a ricordare l'impegno che il Signore gli ha dato. I tre sostantivi sono molto solenni: messaggero, apostolo, maestro dei pagani. E solenne è anche il giuramento: dico la verità.
8 Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche.
Questa affermazione chiude il brano riprendendo le indicazioni sulla preghiera. Se prima si trattava soprattutto di una preghiera pubblica, ora le esortazioni riguardano qualsiasi momento di preghiera. Si parla infatti di ogni uomo. C'è anche un'indicazione "pratica", la preghiera con le mani alzate, che ritroviamo spesso nelle raffigurazioni delle catacombe. E' una preghiera che però va fatta con mani pure, cioè purificata da tutto ciò che rende l'uomo asservito alle passioni e non a Dio. In particolare si ricordano le passioni della collera e della polemica, cose che guastano la vita fraterna e rendono la nostra preghiera poco sincera.
.Meditiamo
- Prego mai per gli altri?

- Ho mai pregato per i politici? In quali termini? Mi sembra una cosa giusta?
- In che senso Gesù Cristo è stato mediatore tra me e Dio?

- Cerco di "dare una pulita alla mia persona (anima e corpo)" prima di rivolgermi a Dio per rendere un po' più pura la mia preghiera?

 

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