TESTO Commento su Esdra 9,8
Casa di Preghiera San Biagio FMA Home Page
Mercoledì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (25/09/2013)
Brano biblico: Esd 9,8

1Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. 2E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. 3Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. 4In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. 5Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». 6Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni.
Il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po' di sollievo nella nostra schiavitù
Esdra 9,8
Come vivere questa Parola?
Sotto la guida di Esdra e di Neemia la comunità degli israeliti ritornati dall'esilio e quelli rimasti in terra di Israele poco a poco trova la strada di reciproca accoglienza e può quindi continuare nell'impegno di ricostruzione della città di Gerusalemme e soprattutto di rinnovamento religioso.
La preghiera di Esdra proposta dalla liturgia odierna ci colloca in quel ambiente dove ogni fedele può rendersi conto delle infedeltà commesse nella nostra storia personale e comunitaria, infedeltà che ci hanno rese schiavi del peccato. La schiavitù è dura da sopportare; ed è anche dura da superare se si perde quella fiducia e consapevolezza che Dio non abbandona mai chi è legato a Lui da un'alleanza eterna. Quando però questa consapevolezza si ravviva, allora fa brillare i nostri occhi e ci dona sollievo: Dio è fedele! La sua fedeltà ci solleva dalle nostre cadute e schiavitù, ci ripara dai nuovi attacchi, ci sorregge nel continuo impegno di rinnovare la nostra alleanza con Lui.
E ci accompagna, "di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia" della sua presenza che salva (cf Lc 9,6).
Io ti do lode, Signore, nel paese del mio esilio e manifesto la tua forza e la tua grandezza... (cf Tb 13,8)
La voce del papa Francesco [udienza generale, mercoledì, 18 settembre 2013]:
Pensiamo ai dieci Comandamenti: ci indicano una strada da percorrere per maturare, per avere dei punti fermi nel nostro modo di comportarci. E sono frutto della tenerezza, dell'amore stesso di Dio che ce li ha donati.