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TESTO Commento su Matteo 9,9

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

S. Matteo apostolo ed evangelista (21/09/2013)

Vangelo: Mt 9,9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 9,9-13

9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. 11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». 12Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

Mt 9,9
Come vivere questa Parola?
Gesù e la chiamata
La festa di oggi ci ripropone un altro aspetto della gratuità della presenza di Gesù. Il suo chiamare, il suo sollecitare le persone a prendere coscienza di avere un progetto di vita da condividere con lui, non è all'insegna dell'opportunismo. Gesù non dice a chi chiama: "Ho bisogno di te, perché sei bello, bravo, competente, ricco". Gesù chiama indistintamente. La risposta della persona determinerà la bellezza, la necessità, la competenza, la ricchezza nella misura in cui il dono di Dio verrà da lei accolto. Questa è fede, fede che mette in cammino, che pone l'uomo in ricerca, alla vera sequela di Gesù.
Signore, fa nessuno rimanga indifferente alla tua voce che invita a seguirti. Fa' che la nostra risposta rimanga nel tempo gratuita e generosa come fu la tua chiamata.
La voce di Papa Francesco
Poiché la verità testimoniata dalla fede è quella dell'amore, risulta chiaro che la fede non è intransigente, ma cresce nella convivenza che rispetta l'altro. Il credente non è arrogante; al contrario, la verità lo fa umile, sapendo che, più che possederla noi, è essa che ci abbraccia e ci possiede. Lungi dall'irrigidirci, la sicurezza della fede ci mette in cammino, e rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti.

 

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