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TESTO Commento su Luca 7, 35

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (18/09/2013)

Vangelo: Lc 7, 35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 7,31-35

31A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? 32È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:

“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,

abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.

33È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. 34È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. 35Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli.

Lc 7, 35
Come vivere questa Parola?
Gesù e la sapienza
Luca ci narra di un Gesù sempre in movimento: di paese in paese, dal nord della Palestina, attraverso la Samaria, fino a Gerusalemme. Un muoversi mirato, motivato dal desiderio di raggiungere il cuore delle situazioni che vincolano o liberano l'uomo. Nei giorni scorsi abbiamo visto Gesù affrontare la malattia e la morte. Oggi egli constata e si ferma sulle bizze dell'uomo! Un atteggiamento infantile, logico da ritrovarsi nei bambini, fuori luogo negli adulti che manifesta quel non essere mai contenti, mai soddisfatti di nulla. Quella propensione a vedere il negativo dappertutto e criticare chiunque e qualunque cosa, perennemente alla ricerca dell'isola che non c'è. Lo scuotimento di cui sono intrise le parole di Gesù, vuole che si aprano gli occhi sulla Sapienza. Scritta con la S maiuscola, questa citazione ci rimanda al libro scritto pochi decenni prima della nascita di Gesù, oggi l'ultimo dell'antico testamento, il libro che parla della personificazione della sapienza che testimonia al mondo che Dio ha fatto l'uomo a sua immagine, per l'immortalità. Sono i figli che hanno nel loro DNA la capacità di riconoscere la Sapienza e di goderne la giustizia.
Signore donaci la sapienza e fa' che le nostre scelte, le nostre interpretazioni siano sempre in sintonia con la tua giustizia.
La voce di Papa Francesco
La fede cristiana, la cui novità e incidenza sulla vita dell'uomo sin dall'inizio sono state espresse proprio attraverso il simbolo della luce, è stata spesso bollata come il buio della superstizione che si oppone alla luce della ragione. Così tra la Chiesa e la cultura d'ispirazione cristiana, da una parte, e la cultura moderna d'impronta illuminista, dall'altra, si è giunti all'incomunicabilità. È venuto ormai il tempo, e il Vaticano II ne ha inaugurato appunto la stagione, di un dialogo aperto e senza preconcetti che riapra le porte per un serio e fecondo incontro.

 

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