PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Eb 12,5-7.11-13

Monastero Domenicano Matris Domini  

XXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (25/08/2013)

Brano biblico: Eb 12,5-7.11-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 13,22-30

In quel tempo, Gesù 22passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. 23Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: 24«Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. 25Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. 26Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. 27Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. 28Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. 29Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. 30Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Collocazione del brano
Continua la nostra lettura del capitolo 12 della lettera agli Ebrei. L'autore ha ricordato ai suoi interlocutori che essi si trovano come in una corsa, una competizione sportiva e il loro modello e punto di riferimento deve essere Cristo, l'origine e il compimento della loro fede. Il paragone continua ora con un'immagine presa dalla vita familiare, anche se forse oggi un po' desueta. I destinatari della lettera agli Ebrei stanno soffrendo perché il Signore li sta educando attraverso le sofferenze. Come un padre corregge il figlio, anche attraverso le punizioni fisiche, così il Signore sta educando i suoi fedeli.
Questo provoca ora dolore, ma proprio come l'educazione impartita da un padre li aiuta a vivere da adulti la loro fede, anche e soprattutto quando questo richiede forza e perseveranza.
Lectio
Fratelli,5 avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli: Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;6 perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio.7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre?
L'autore di Ebrei tenta qui di dare una spiegazione al mistero della sofferenza dei suoi interlocutori. Essi probabilmente soffrivano persecuzione da parte di poteri esterni alla comunità cristiana proprio per la loro fede. La spiegazione potrebbe essere un po' semplicistica e prestare il fianco a strumentalizzazioni, ma se ben interpretata, soprattutto alla luce della croce di Cristo, può essere di aiuto a chiunque si trovi nella sofferenza a causa della propria fede. La citazione in corsivo è tratta dal libro dei Proverbi 3,11-12.
L'educazione dei figli fino a non molto tempo fa veniva fatta soprattutto attraverso le punizioni fisiche, quindi un buon padre era quello che non risparmiava il proprio figlio dalle percosse, pur di renderlo capace di distinguere il bene dal male. Gli Ebrei non devono stupirsi troppo delle persecuzioni che subiscono ma devono pensare che Dio le permetta perché essi possano crescere in una fede robusta e matura.
8 Se invece non subite correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete illegittimi, non figli!
Proprio la presenza della sofferenza è un segno del loro essere figli legittimi. Da parte del padre è un dovere il correggere i propri figli, quelli che considera veramente suoi. Da parte del figlio è un dovere accogliere la correzione del padre.
9 Del resto noi abbiamo avuto come educatori i nostri padri terreni e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre celeste, per avere la vita? 10 Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di farci partecipi della sua santità.
Continua il paragone tra i padri terreni e il Padre celeste. Anche se la correzione dei nostri padri poteva essere esagerata o sbagliata, quella di Dio no, poiché porta alla vita e ci rende partecipe della sua santità.
E' chiaro che la sofferenza in sé non è un bene. Bisogna leggere in filigrana la sofferenza di Cristo, la sua croce. Se la nostra sofferenza è vissuta come partecipazione della sofferenza di Cristo, nel suo potere salvifico, allora ci apre alla vita. Si ripete qui con altre parole ciò che è stato letto domenica scorsa: egli si sottopose al disonore della croce per entrare nella gloria (cf. Ebrei 12,2).
11 Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Si riprende il senso dell'educazione, come fatica per ottenere dei risultati. Lo stesso vale per l'allenamento degli sportivi, paragone amato dall'autore di Ebrei. Le prove dei cristiani li addestrano ad attraversare pericoli e fatiche e permettono loro di ottenere dei risultati di pace e di giustizia.
12 Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche 13e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
Quindi il cristiano che sopporta la prova cosa deve fare? Allenarsi ad essere più forte, rinforzare i propri muscoli, fare esercizio vivere nella verità e nella giustizia, affinché non resti infiacchito negli atteggiamenti sbagliati e non cada nel momento della difficoltà. La medicina è seguire l'esempio di Cristo che non si lasciò andare al male e alla pigrizia, né allo scoraggiamento.
Meditiamo
- Mi ricordo qualche esempio in cui la correzione (fisica o no) dei miei genitori mi ha provocato sofferenza ma poi si è rivelata appropriata?

- Sto vivendo qualche sofferenza a causa della mia fede? Come l'affronto?

- Come posso fare per rinforzare le mie mani inerti e le mia ginocchia fiacche?

- Cosa significa camminare diritto con i miei piedi?

 

Ricerca avanzata  (54000 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: