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TESTO A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto

Riccardo Ripoli  

XIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (11/08/2013)

Vangelo: Lc 12,32-48 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,32-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 32Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno.

33Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. 34Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.

35Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 39Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

41Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». 42Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? 43Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. 44Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. 45Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire” e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.

47Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.

Forma breve (Lc 12,35-40):

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 35Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 37Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 39Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

A volte alcuni ragazzi e taluni volontari che entrano in contatto con noi ci chiedono come mai siamo più severi con un bimbo piuttosto che con un altro. Non è usare un peso e due misure perché taluni sono in grado di apprendere prima di altri e dispiace vedere che chi ha tante capacità, chi ha ricevuto un grande dono lo sprechi in maniera sconsiderata. Il bambino che non studia perché non ne ha voglia pur avendone le capacità fa più arrabbiare di colui che, pur mettendo impegno nello studio, non riesce a prendere buoni voti. Ci sono dei bambini che capiscono benissimo cosa significhi essere generosi perché quando li guardi fanno passare avanti gli altri e sono disponibili ad aiutare il prossimo, ma appena distogli lo sguardo da loro devono primeggiare ed avere il meglio per sé stessi. Questi bimbi fanno maggiormente arrabbiare rispetto a chi invece non ha nulla dalla vita e magari viene da noi solo per un breve periodo di vacanza, cercando di ottenere per sé più cose ed affetto possibile. E' un po' come avere delle responsabilità importanti in un'azienda ed un alto stipendio, per un suo errore gli sarà comminata una pena severa, specialmente perché lo sbagliare è causa di danno a molte persone, come nel caso di fallimento dell'azienda stessa con molte persone che perdono il lavoro. A chi invece ha poche responsabilità, poco verrà richiesto.

 

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