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TESTO Chi ha avuto compassione di lui

Riccardo Ripoli  

XV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (14/07/2013)

Vangelo: Lc 10,25-37 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,25-37

In quel tempo, 25un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».

29Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Nella parabola del buon Samaritano non c'è giudizio alcuno, non c'è per chi passa oltre, mosso magari dalla sua cultura, abbagliato da insegnamenti cattivi o semplicemente distratto dai pensieri della vita. Non c'è giudizio nemmeno nei confronti dei briganti che hanno percosso l'uomo, né tantomeno verso il viandante che da solo camminava su una strada pericolosa. Ognuno aveva le sue ragioni e a tempo debito solo Dio avrà il potere di giudicare. Si sottolinea però l'amore di questa persona, di questo samaritano, che ha compassione per quest'uomo. Non si domanda se è un brigante bastonato da colui che voleva rapinare, se sia uno che la pensa diversamente, che ha un credo opposto al suo. Non si domanda se aiutandolo passerà dei guai oppure se questo potrà rifondergli quanto ha speso per le sue cure. Si ferma e basta, lo accudisce, lo cura, pensa al suo avvenire e forse non lo rivedrà più. Forse sparirà dalla sua vita, oppure vi resterà per sempre. Non è importante per chi aiuta cosa accada dopo, si deve pensare ad oggi, alle necessità di chi ha bisogno di noi, di colui per il quale possiamo fare la differenza. Ecco, questo è l'affidamento. Ogni giorno, anche se non li vediamo, tanti bambini si svegliano in mezzo alle urla dei genitori, si alzano e non trovano nulla da mangiare, si vestono e cercano di uscire di casa prima che il padre ubriaco si desti e li picchi o li sevizi. Ogni giorno tanti bambini devono andare a cercare tra i rifiuti qualcosa da mangiare, scovare un po' di affetto tra le pieghe dei cuori che incontrano. Sono loro il nostro prossimo, il nostro futuro. Quante famiglie rinunciano all'affidamento per paura di soffrire quando il bambino tornerà alla propria famiglia, guarito perché i genitori si sono riconciliati, il pedofilo è stato arrestato, il frigo è sempre pieno, la mamma è più tranquilla e può accudirlo al meglio. E' un successo, è la gioia di aver trovato in tempo l'uomo tramortito per la strada ed averlo aiutato a rialzarsi, a guarire. Non importa quanto ci sia costato in termini di fatica e di sacrificio, ma è fondamentale non passare oltre, non guardare dicendo "qualcuno ci penserà, perché proprio io". Non tappatevi gli occhi, un giorno non potrete dire che non vi siete accorti che c'era sofferenza in coloro che avete incontrato. Tanti sono i bambini che hanno bisogno delle vostre cure, non passate oltre, fermatevi ad accudirli, ad amarli, ad asciugare le loro lacrime silenziose.

 

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