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TESTO Andate ad annunciare il Vangelo

don Luigi Trapelli

XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (07/07/2013)

Vangelo: Lc 10,1-12.17-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,1-12.17-20

In quel tempo, 1il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Forma breve (Lc 10,1-9):

In quel tempo, 1il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

"Andate ad annunciare il Vangelo a due a due. Vivete nello stile della povertà e semplicità. Non puntate a grandi traguardi, ma siate convinti del servizio che andate a svolgere".


Gesù ci invita verso la missione nello stile della sobrietà.


Una missione che parte dal nostro ambiente di vita e chiama in causa tutti.

Anzi, proprio oggi, ci accorgiamo quanto sia difficile e faticoso annunciare il Vangelo alle persone che vivono accanto a noi.

Chi torna dall'esperienza di missione desidera, infatti, ripartire in fretta perché dice: "C'è più fede tra i miei indios".


Ed è significativo notare che il Papa Emerito Benedetto abbia voluto creare un nuovo organismo pastorale volto a rievangelizzare tutte quelle realtà nelle quali l'ambiente religioso ha una tradizione lunghissima, ma che vivono una scristianizzazione.

La nostra realtà europea e italiana, sembra proprio entrare in tale ottica.


Un annuncio vissuto qui e ora, nello stile della gratuità e con grande gioia, perché i nostri nomi sono scritti in cielo.


Vivere gratis certe esperienze è faticoso, difficile, così come non è facile crescere nella fede, partecipare a incontri ecclesiali che non hanno un rendiconto economico, ma solo formativo.

Impegnarsi nei mille settori, dagli anziani ai giovani che esigono attenzione sempre maggiore, in questo tempo di "emergenza educativa".

Penso ai tanti gruppi estivi per ragazzi presenti in questa estate nella nostra penisola.

Ricordandoci che la maggiore parte delle persone vive fuori dalla Chiesa, per cui bisogna essere sempre più creativi, con la possibilità di non essere accolti.


Siamo chiamati a portare la pace, la serenità, la fiducia, la gioia, la speranza, perché il Regno di Dio è vicino.


Quanta gente infelice incontriamo, perché non ha il dono della fede!

Che bello ringraziare il Signore per questo dono così stupendo!

Che gioia quando le persone ti dicono: " Ma tu come fai a essere così sereno?".
E noi che non temiamo di annunciare ciò che siamo.


Se qualcosa funziona nella missione, il Signore ci invita a gioire perché i nostri nomi sono scritti in cielo, nel libro della vita.


Dio che opera per primo e noi siamo semplicemente suoi servi, non degni di questa grande missione.


 

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