VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 66,3 (XIV domenica del tempo ordinario, anno C)
don Marco Pratesi Il grano e la zizzania
XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (07/07/2013)
Brano biblico: Sal 66,3

In quel tempo, 1il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Forma breve (Lc 10,1-9):
In quel tempo, 1il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Ruminare i Salmi - Salmo 66 (Vulgata / liturgia 65),3 (XIV domenica del tempo ordinario, anno C)
CEI 2008 Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».
CEI 1974 Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere!
TILC Dite a lui: 'Sono stupende le tue azioni'
NV Dicite Deo: Quam terribilia sunt opera tua.
Galati 6,14: quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
Luca 10,1: il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
"Terribile" è ciò che suscita il timore di Dio.
L'azione divina è sempre formidabile e temibile perché al tempo stesso suscita ammirazione e chiede adesione.
Ogni mistero, di per sé donato per la salvezza, può diventare, se non adeguatamente accolto, motivo di caduta e di condanna.
E' roccia sulla quale si costruisce o ci si spezza.
Cassiodoro: Il timore di cui parla il salmo è affettuoso e devoto, dolce e non amaro; fonte di speranza e non di diffidenza, non estingue l'ardore dell'amore ma infiamma il desiderio.
Due misteri formidabili:
- La Croce: poiché Gesù è morto in croce, il mondo è morto per me e io sono morto per il mondo.
- La Missione: l'inviato è chiamato a farsi agnello tra i lupi e camminare sui serpenti; il destinatario è chiamato all'accoglienza, pena la condanna.