PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Luca 1,41

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Visitazione della Beata Vergine Maria (31/05/2013)

Vangelo: Lc 1,39-56 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

46Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

49

Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;

50

di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.

51

Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

52

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;

53

ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

54

Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,

55

come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

"Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò di gioia nel suo grembo"
Lc 1,41

Come vivere questa Parola?
Uno scenario di sole mattutino e di gioia gronderà l'incontro delle due donne; anzi delle due madri: Maria ed Elisabetta.
L'una, la Madre del Messia promesso, ha appena avuto dall'Angelo Gabriele l'annunzio che il suo grembo, inseminato direttamente dallo Spirito è "nido" di amore e di carne del Messia promesso: Gesù, il Salvatore. Elisabetta pure ha saputo che proprio lei, la sterile, non solo diventa gestante di un bambino ma di colui che sarà il precursore del Messia.
Maria è una ragazza più o meno quindicenne; Elisabetta è molto più in là negli anni. E in quella cultura, a quei tempi, ciò voleva dire superiorità notevole dell'anziana, quindi grande riverenza della donna giovane verso di lei.
Nella scena che il vangelo, oggi ci narra, l'usanza è superata e infranta da un capovolgimento. L'anziana Elisabetta, afferrata da grandissima esultanza, saluta in sua cugina la Madre di Dio Salvatore. E il segno è semplice e stupendo: il bimbo che lei, gravida, porta in grembo sussulta di gioia appena Maria si affaccia alla porta della sua casa e saluta, premurosa, l'anziana cugina.
Bellissimo quell'umile interrogativo-esclamazione: Come mai la Madre del mio Signore viene a me? E proprio queste parole risuonano nel cuore di Maria come una conferma certa che davvero quel che l'Angelo ha annunziato è sacrosanta verità di Dio. Sostanzialmente è una conferma per Maria, dunque è l'immediata sollecitazione a far sgorgare dal suo cuore l'inno di lode e ringraziamento: il Magnificat.
Signore rinnovami anche oggi nello stupore perché io viva, con l'aiuto di Maria SS. la gioia della salvezza che è Gesù stesso e il suo operare in me.
La voce di un presbitero biblista e scrittore italiano
Il frutto visibile di una fede viva è la gioia. Anche umanamente, quando c'è il massimo di amore c'è felicità e humor.
Mario Canciani

 

Ricerca avanzata  (54027 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: