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TESTO Gloria Te Padre, a Te Figlio, a Te Spirito Santo!

don Roberto Rossi  

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Santissima Trinità (Anno C) (26/05/2013)

Vangelo: Gv 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 16,12-15

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Professare la fede nella Trinità - Padre, Figlio e Spirito Santo - equivale a credere in un solo Dio che è Amore (cfr 1Gv 4,8): il Padre, che nella pienezza del tempo ha inviato suo Figlio per la nostra salvezza; Gesù Cristo, che nel mistero della sua morte e risurrezione ha redento il mondo; lo Spirito Santo, che conduce la Chiesa attraverso i secoli nell'attesa del ritorno glorioso del Signore.

La Trinità divina ha preso dimora in noi nel giorno del Battesimo: "Io ti battezzo - ha detto il sacerdote - nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Il nome di Dio, nel quale siamo stati battezzati, noi lo ricordiamo ogni volta che tracciamo su noi stessi il segno della croce. Il teologo Romano Guardini, a proposito del segno della croce, osserva: "lo facciamo prima della preghiera, affinché... ci metta spiritualmente in ordine; concentri in Dio pensieri, cuore e volere; dopo la preghiera, affinché rimanga in noi quello che Dio ci ha donato... Esso abbraccia tutto l'essere, corpo e anima,... e tutto diviene consacrato nel nome del Dio uno e trino".

Nel segno della croce e nel nome del Dio vivente è contenuto l'annuncio che genera la fede e ispira la preghiera.

Dio è amore, è comunione di Persone. Dio non è solitudine; se non fosse stato in grado di esprimere in se stesso una comunione di persone non avrebbe potuto creare gli uomini capaci di ricevere e donare amore, a Sua immagine e somiglianza. "L'immagine divina è presente in ogni uomo. Risplende nella comunione delle persone, a somiglianza dell'unità delle persone divine tra loro" (Catechismo)..

"Ma in quale Dio crediamo? Forse in "un Dio diffuso - dice provocatoriamente il papa - che è un po' dappertutto ma non si sa cosa sia. Noi crediamo in Dio che è Padre, che è Figlio, che è Spirito Santo. Noi crediamo in persone, e quando parliamo con Dio parliamo con persone: o parlo con il Padre, o parlo con il Figlio, o parlo con lo Spirito Santo. E questa è la fede".

In ogni messa c'è un momento di singolare grandezza, è quando in Cristo Salvatore che rinnova il dono della sua vita, si dà la vera gloria alla Trinità. La glorificare la Trinità e accogliere la salvezza di Cristo è il momento supremo della vita della Chiesa e di ogni cristiano: Per Cristo, con Cristo, in Cristo a te Dio Padre Onnipotente, nell'unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli.

Noi possiamo meditare come Maria Ss. la Madonna ha vissuto intensamente il rapporto personale con le Persone della Trinità, o meglio le Persone della Trinità hanno operato in quella ragazza così umile, disponibile, generosa. Maria è la prima salvata, la prima redenta, la prima e la madre di tutti i credenti. Il Padre ha chiamato all'esistenza Maria e lo ha preservata dal peccato originale, Il Figlio di Dio si è fatto suo figlio, per l su missione terrena, lo Spirito Santo l'ha presa come sposa e ha fatto nascere il lei il salvatore, lo Spirito che ella ha accolto nell'annunciazione e nelle pentecoste .

Siamo ormai alla conclusione dell'Anno pastorale... Abbiamo percorso buona parte dell'Anno della fede. Possiamo chiederci se concretamente abbiamo fatto qualche passo per conoscere di più Cristo e le verità della fede, leggendo e meditando la Sacra Scrittura, studiando il Catechismo, accostandosi con costanza ai Sacramenti. E contemporaneamente quali passi stiamo facendo perché la fede orienti tutta la nostra esistenza.

 

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