TESTO Commento su Giovanni 1,45-51
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
S. Bartolomeo apostolo (24/08/2012)
Vangelo: Gv 1,45-51
45Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». 46Natanaele gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». 47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». 48Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». 49Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Dove sta scritto che per essere santi bisogna avere un buon carattere? Certo, se insistiamo nel pensare che il santo sia un uomo in naftalina, misurato nelle emozioni, asettico e garbato allo sfinimento allora va bene. E ci sono santi di questo genere. Ma, grazie al cielo!, ci sono anche santi dal pessimo carattere, come il grandissimo Gerolamo, o santi pettegoli, come Bartolomeo. Il nome evangelico è Natanaele, è nativo di Cana di Galilea e Bartolomeo potrebbe significare "figlio dell'agricoltore" o "figlio valoroso". Il quadretto che ci racconta Giovanni evangelista ci basta per descrivere il carattere di Natanaele che conosce benissimo la Scrittura, e che cita ben a proposito riguardo al fatto che Nazareth è un posto talmente sperduto da non essere mai nominato dalla Bibbia; Natanaele che dimora sotto il fico, l'albero della meditazione della Torah secondo la poetica visione dei rabbini e che dice sempre quello che pensa, anche a sproposito. Ci sono persone così, anche nella Chiesa. Ma la cosa stupenda è l'atteggiamento di Gesù che trasforma un brutto aspetto del carattere in una virtù: Natanaele è una linguaccia, ma Gesù dice che è un uomo senza ombre... Solo vedendo il positivo le linguacce diventano santi!