PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Luca 2,41-51

Paolo Curtaz  

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (16/06/2012)

Vangelo: Lc 2,41-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,41-51

41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

La devozione popolare ha voluto unire alla festa del Sacro Cuore di Gesù quella del Sacro Cuore di Maria. Per indicare, al di là dell'espressione storica della verità che si intravvede da questa celebrazione, forse un po' distante dalla nostra sensibilità, il fatto che Gesù non è solo nel suo desiderio di donare la vita per la salvezza del mondo. Così come quando vediamo una bella persona ci immaginiamo la bellezza delle persone che l'hanno aiutata a crescere, quando vediamo Gesù non possiamo non pensare ai trent'anni vissuti a Nazareth, in casa del falegname Giuseppe e della sua amata sposa Maria. È Maria ad avere insegnato a suo figlio a pregare, a credere, ad amare. E non ci riferiamo, in questo caso, allo stereotipo della mamma (specialmente quella italica!) visceralmente legata ai propri figli, ma allo spessore di fede di una famiglia che ha preso consapevolezza del proprio ruolo e si è fatta da parte. Se Gesù è stato capace di amare liberamente è perché liberamente è stato amato, se è stato capace di perdonare è perché ha vissuto in un ambiente intessuto di accoglienza reciproca e di perdono, se ha donato la sua vita è perché così ha visto vivere attorno a sé.

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (54060 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: