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TESTO Commento Giovanni 20,19-31

padre Paul Devreux

II Domenica di Pasqua (Anno C) (18/04/2004)

Vangelo: Gv 20,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Mi è facile capire la gelosia e il senso di frustrazione che vive Tommaso, per il fatto di non aver visto Gesù risorto. E' geloso degli altri e arrabbiato con se stesso, per l'essere uscito proprio in quel momento. Forse è arrabbiato anche con Gesù, che non ha aspettato che tornasse.

Tommaso rappresenta tutti i nostri sentimenti di frustrazione nei confronti di un Dio che gioca a nascondiglio solo con me.

Dietro la reazione di rabbia di Tommaso, che dice di voler mettere le dita nelle piaghe di Gesù, c'è una sofferenza e un bisogno, al quale Gesù guarda, e per ciò si manifesta: il bisogno di vedere l'amico Gesù.

E' come quando dico che desidero tanto rivedere una persona che mi è cara. In realtà mi è cara perché ho ricevuto tanto da quella persona e desidero ricevere ancora. Ma rivedere Gesù è molto di più! E' come vedere Dio e la prospettiva di una vita eterna. Vedere Gesù significa ricevere ancora di più di tutto ciò che già mi ha dato. Non vederlo sarebbe come non ricevere ciò che ha di più importante da darmi.

Certamente è beato chi riesce a fidarsi della testimonianza degli altri e a credere, ma io ho bisogno di vedere Gesù. Dopo è tutto talmente più facile.

Signore grazie per tutte le volte che mi hai concesso di vederti presente e operante nella mia vita e nella vita degli altri. Donami di vederti sempre di più. Te lo chiedo per me e per tutti quelli che hanno bisogno d'incontrarti.

 

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