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TESTO Commento su Luca 1,26-38

Paolo Curtaz  

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (08/12/2012)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

In quel tempo, 26l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

In questo tempo di avvento ci è proposta come modello la madre del Signore. La prima cosa che dobbiamo fare è ricondurla alla Maria dei Vangeli, all'acerba adolescente fidanzata con Giuseppe che riceve da Dio la richiesta di diventare la porta d'ingresso per Dio nel mondo. In quel paesino perso nel profondo della Galilea, fuori dai circuiti di potere e dalle rotte commerciali, si realizza l'inaudito di Dio. Il dialogo fra Maria e Gabriele ci fa rabbrividire: guardate come discute alla pari col principe degli angeli la ragazzina di Nazareth! Maria crede nell'inaudito e accetta la folle proposta di Dio: il suo "sì" spalanca la terra all'accoglienza del Dio stanco di farsi cercare. Grazie al suo "sì" noi oggi possiamo accogliere la presenza di Dio; grazie al nostro "sì" qualcuno, un domani, potrà accogliere la splendida notizia del Vangelo. Maria è preservata dal peccato originale, dalla fragilità che ci porta alla bramosia, dal "no" detto alla vita e a Dio. Una condizione particolare che agevola la sua apertura alla volontà di Dio. La stessa condizione in cui ci siamo trovati anche noi all'indomani del Battesimo! Che la madre ci aiuti a vivere come un "sì" la nostra vita.

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