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TESTO Commento su Giovanni 10,11-18

Paolo Curtaz  

IV Domenica di Pasqua (Anno B) (29/04/2012)

Vangelo: Gv 10,11-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,11-18

11Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.

14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

A chi sto a cuore? Chi mi sta a cuore? Per chi sono prezioso, importante, essenziale? Amiamo chi ci ama, siamo amati da chi ha un interesse nei nostri confronti. Tutti, eccetto il Dio di Gesù.
Gesù, oggi, dice di essere l'unico pastore che mi ama, che mi conosce e mi valorizza, senza pensare di averne un vantaggio. Gli altri padroni sono mercenari, mi amano per avere un tornaconto. È vero: al mio datore di lavoro sto simpatico se produco, a volte anche i miei amici e i miei parenti mi amano a patto di comportarmi secondo ciò che essi si aspettano. Invece Dio ci ama gratis, quando lo capiremo?

Non ci ama perché siamo buoni ma, amandoci, ci rende buoni. Non ci ama neppure per essere adorato, è libero Dio, anche dal protagonismo divino. Dio non può che amare, scrivevano i Padri della Chiesa, perché è amore puro, donato senza condizioni, gratuitamente, graziosamente, si diceva una volta. Il suo amore senza condizioni è vero e serio: Gesù sceglie di donare la sua vita, non vi è costretto, lo desidera e lo fa', perché davvero ci ama... Anche noi, a sua immagine, siamo chiamati ad amare, a dire ai fratelli che non credono quale è il vero volto di Dio, ad allontanare i mercenari che ci considerano validi solo se produciamo o consumiamo. Anche noi possiamo convertire il nostro cuore e imparare ad amare gratuitamente.

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