PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Le solite vecchie reti

don Luciano Cantini  

III Domenica di Pasqua (Anno C) (14/04/2013)

Vangelo: Gv 21,1-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 21,1-19

1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

«Io vado a pescare».

Quando l'uomo arriva ad un punto morto e deve decidere, la cosa che gli viene più naturale è tornare indietro. Simone era pescatore e torna a pescare... l'esperienza di vita con Gesù, la tragedia della passione, la esaltante avventura della Resurrezione non riescono a spingerlo oltre... tira fuori le solite reti di sempre.

È il paradigma dell'uomo di sempre che è capace solo di tirare fuori le solite vecchie reti nell'affrontare la vita e la storia... basta guardare l'economia, i rapporti sociali, i rapporti internazionali... dov'è la fragrante novità del Vangelo di cui i cristiani dovrebbero essere testimoni? Nelle leggi del mercato? Nelle armi della guerra? Nella giustizia sociale? Nella gestione corrotta della cosa pubblica e financo nella chiesa?...

Queste reti sono infeconde come infeconda è diventata la nostra società di oggi, basta guardare lo stallo della politica e della economia, il disagio sociale, la distanza tra società e palazzo, per non parlare delle famiglie, l'indice di natalità più basso d'Europa.

«Venite a mangiare».

Gesù offre un'occasione di fecondità: la condivisione, la comunione. Nessuno riconosce quell'estraneo che chiede da mangiare sulla riva del lago, ma di fronte alla richiesta di qualcosa da mangiare si rimettono all'opera e le loro reti diventano feconde di 153 grossi pesci.

La brace calda, il profumo del pane, la gioia dello stare insieme ha fatto ritrovare la presenza stimolante del Signore... nessuno lo ha riconosciuto, come sempre, ma tutti avevano in cuor loro la coscienza che quell'uomo che aveva chiesto loro da mangiare ed aveva condiviso il fuoco era il Signore.

Ogni incontro, ogni condivisione, ogni comunione è incontro con il Signore che si mostra alla fede di chi lo sa riconoscere.

«Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».

Ma il vangelo ha ancora un'esigenza maggiore, e la domanda che Gesù fa a Pietro è terribile!. Come si può chiedere "più di costoro". Chi ha in mano uno strumento per misurare l'amore? Come posso paragonare il mio, con l'amore degli altri? Certo però posso misurare i miei amori e confrontarli, capirli e domandarmi dov'è l'amore per il Signore.

E Gesù domanda ancora una volta ed ancora... non si accontenta di una semplice valutazione sul momento, chiede a Simone di scavarsi dentro di cercare la sua radice dell'amore che può essere uno solo: "Signore, tu conosci tutto..." Simone si affida allo sguardo profondo del Signore, si mette a nudo (lui che si era rivestito e gettato in mare) si lascia guardare dentro dallo sguardo pieno di amore e di misericordia del Signore.

E l'amore di Gesù si fa vicino, anche nel linguaggio a quello di Pietro che alla richiesta "mi ami" aveva sempre risposto "ti voglio bene"; per la terza volta Gesù usa le stesse parole di Pietro "mi vuoi bene", l'amore è troppo grande per Pietro da confessarlo apertamente e nella sintonia della comunione Gesù scopre non un sentimento buono, non un affetto... ma una potenzialità d'amore che sarà grande come quello di colui che "dà la vita per i suoi amici". Da qui l'invito: "Seguimi". Questa volta con un tono diverso alla prima volta. Non è l'avventura dietro un Maestro di novità, adesso la strada è già ben delineata e percorsa... è quella che passa attraverso l'avventura pasquale della morte e delle resurrezione.

 

Ricerca avanzata  (54016 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: