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TESTO Commento su Atti 5,20

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Mercoledì della II settimana di Pasqua (10/04/2013)

Brano biblico: At 5,20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita"
At 5,20

Come vivere questa Parola?
La Parola di Dio sta facendosi faticosamente strada tra l'ostilità dei capi giudei e il favore del popolo. Si cerca di far tacere le voci scomode degli apostoli con le minacce, la prigione e la prospettiva della morte. Ma il comando di Dio risuona inequivocabile: "Andate e proclamate al popolo, nel tempio, tutte queste parole di vita".
Una proclamazione fatta apertamente nel luogo destinato al culto. Nulla che abbia sapore di clandestinità pavida.
Eppure gli apostoli sono gli stessi che solo qualche tempo prima erano fuggiti mentre il Maestro si consegnava nelle mani dei suoi nemici, e poi si erano prudentemente barricati in casa in attesa che egli mantenesse la sua promessa di inviare lo Spirito Santo.
Ora si espongono senza timore, liberati, prima ancora che dalle sbarre del carcere in cui sono stati rinchiusi, dalla paura che prima li inchiodava. Forti dell'azione dello Spirito che li sostiene e li guida, si assumono coraggiosamente il compito di testimonianza che è stato loro affidato, e la Parola valica i confini della Palestina, messaggio di salvezza che impregna di sé la storia e ne cambia totalmente il corso.
Dagli apostoli, il testimone è ora passato a noi. Quel mandato continua a risuonare: "Andate e proclamate". Sta a noi, cristiani di oggi, accoglierlo, rompere con uno stile di vita che maschera, quando non contraddice, la fede che professiamo. Uscire all'aperto per restituire all'uomo di oggi quel soffio refrigerante che ci è donato dallo Spirito e che solo può aprire squarci di speranza nel grigiore di una società che si dibatte nell'inconsistenza di messaggi svuotati di ogni valore e di ogni ideale.
Altro che piangermi addosso o scagliarmi contro la società! Tu, Signore, non me ne lasci il tempo: altre urgenze mi interpellano e, in quanto cristiano, non posso sottrarmi ad esse. Eccomi, con i miei limiti le mie paure le mie debolezze. Tu le conosci, eppure mi mandi quale testimone. Mi fido di te e oso uscire allo scoperto per proclamare che l'Amore non ci ha abbandonato e già si annuncia l'alba di un nuovo giorno.
La voce di un Papa
Il cristiano alimenta la propria speranza sapendo innanzi tutto che il Signore è all'opera con noi nel mondo e che attraverso il suo Corpo che è la Chiesa - e per essa in tutta l'umanità - prosegue la Redenzione compiuta sulla Croce e che esplose in vittoria la mattina della Risurrezione
Paolo VI

 

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