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TESTO Pace a voi!

Riccardo Ripoli  

II Domenica di Pasqua (Anno C) (07/04/2013)

Vangelo: Gv 20,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Il Signore è venuto a portare la pace dandoci gli strumenti e lo Spirito per poterla perseguire.

Avete mai giocato ad acchiapparello, nel quale quando chi insegue tocca una persona la trasforma in inseguitore ed ogni tocco della mano trasforma il bimbo raggiunto in inseguitore.

Ecco Dio fa così con noi, ci passa la pace, gli insegnamenti, i valori e ci chiede di toccare altri con il nostro amore in una catena senza fine.

Molte sono le persone che venendo da noi tornano a casa dicendo di aver ricevuto qualcosa, degli spunti di riflessione, dei principi su cui meditare. Non è certo merito nostro ma della persona che giunge nella nostra casa perché ha deciso di mettersi in gioco, di ascoltare le nostre regole, i dialoghi con i ragazzi, di condividere momenti di gioia e di tristezza. Chi, con noi o in mille altre situazioni, accetta di scendere in campo e giocare la partita non può non restare coinvolto, non può mettersi in panchina ed aspettare che il tempo passi, che il gioco finisca perché viene coinvolto con forza, con quella passione che l'amore che ci lega e ci anima e ci fa andare verso coloro che incontriamo nel nostro cammino.

Ma è vero anche il contrario. Quando un volontario, una bambino nuovo o chiunque varca la nostra porta d'ingresso porta con sé qualcosa di positivo e lo deposita nei nostri cuori donandoci la sua esperienza, le risorse, le critiche costruttive arricchendoci con quella pace che il Signore per primo ha portato a tutti noi, quella pace che oggi ci chiama a distribuire a piene mani in nome suo.

 

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