PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO I morti? No grazie :-)

don Nazareno Galullo (giovani)  

Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno C) (30/03/2013)

Vangelo: Lc 24,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,1-12

1Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. 5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». 8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 11Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. 12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Perché cercare tra i morti Colui che è vivo?

Sembra scontata come domanda...ovvia. Ma è una domanda che oggi non è più poi così scontata. Io non vado certo al cimitero per cercare una persona che potrei incontrare per strada, al mercato o a casa sua. Oggi, se siete qui, è perché cercate una persona viva. Anzi, di più: un Dio vivo. Perché Dio è vivo, è risorto. E ti chiama a risorgere nella tua vita, nel tuo lavoro, nei tuoi divertimenti, nelle tue amicizie, nella tua famiglia.

Hai mai fatto per caso l'esperienza della morte? Non puoi rispondere di sì: non saresti qui. Ma pensaci bene: la tua vita è vita da VIVENTE? Tutto quel che fai dice "sono un vivente", "sono un risorto"? La tua vita parla di VITA eterna a chi ti incontra?

Eppure il peccato, la tristezza, lo sconforto, la depressione, la fatica del lavoro, il fuggire dai problemi rifugiandosi in cose superficiali, buttando la propria tristezza nel divertimento eccessivo, nelle droghe, nel computer, nel gioco, usare il proprio corpo solo alla ricerca di un piacere momentaneo, fuggire nel fare tante cose per tenere impegnata la mente....per non pensare alla vera vita....il fare le cose che vogliono gli altri per "sentirsi UGUALI" (oserei dire per "ANNULLARSI, cioè per essere NULLA)....queste cose sono vita VERA?

No. Questa è l'esperienza della morte che può fare anche uno che vive. Vive perché ha ancora un cuore che batte, un respiro che fa muovere i polmoni, delle gambe per camminare, un cervello per pensare, delle mani per fare cose. Ma può mancare l'anima. Può morire l'anima, anche in un corpo ancora vivo.

E' la vita senza Dio, senza senso, senza fede, senza preghiera....

Ma c'è anche chi questa esperienza di morte l'ha vissuta, ed è tornato in vita. Un giovane della mia parrocchia stava annegando l'estate del 2012, quando nessuno...e dico NESSUNO aveva un materassino, una ciambella di salvataggio...nulla di nulla. Eppure...si è salvato. E noi, che eravamo lì senza poter fare nulla...eravamo morti con lui. Lui sì che può raccontare di essere passato dalla morte alla vita. Ma anche io la posso raccontare.

E' questo che Gesù è venuto a dirci con la sua Risurrezione. E ce lo dice oggi. Perché lui è eterno...quindi anche per te...oggi.

Quanto sarebbe bello se tu da domani...anzi da subito iniziassi a raccontare di essere tornato in vita...di essere tornato a vivere davvero! A vivere per Dio e con Dio. Come sarebbe bello se, tra un mese o un anno, incontrando quell'amico che vedi solo in qualche occasione e che conosceva la tua vecchia vita "morta" tu gli dicessi: ORA SONO DAVVERO FELICE. Perché ho incontrato un Cristo vivo, che mi ha dato la vita. Io ero morto...e lui mi ha salvato.

Pasqua è la felicità del credente. E' la felicità di quel giovane....che era quasi morto annegato ed è tornato a vivere. E' la felicità di quei coniugi che stavano per separarsi...e che ora invece rinnovano il proprio matrimonio perché hanno saputo perdonarsi e si amano ancora. Pasqua è la felicità di quella ragazza di 15 anni che ha trovato il coraggio insieme ai suoi genitori, di non abortire. Gesù Risorto è la gioia di quella coppia di fidanzati che giorno per giorno sa mantenere fede alla promessa di castità pre-matrimoniale per amore di Cristo e per fare una famiglia veramente santa, veramente fedele, veramente felice per l'eternità. Pasqua è la felicità di chi ha iniziato a scoprire che Dio parla oggi nella sua Parola: quante persone hanno sete della Parola di Dio!!! Pasqua è la gioia di quel malato di cancro che anziché bestemmiare Dio e la Chiesa ha scoperto il potere dell'accettare la sofferenza e si è convertita tutta la sua famiglia da sempre lontana da Dio e dalla Chiesa. Risorgere è saper ri-tornare sui propri passi per ricominciare a pregare (perché ci si era allontanati dalla preghiera rinnegando il proprio incontro con Cristo).

Nel Seminario di Vita nuova (che si spera di rifare) c'è una tappa esperienziale in cui tutti i partecipanti hanno una corona in testa. L'animatore parla senza che questi capiscano a cosa serva davvero quella corona. E parla di potere, di successo, di essere superiori agli altri. Inizia a parlare della superbia che è il peccato più forte di tutti (anche se talvolta non ci si accorge di essere superbi...solo perché moltissimi lo sono). A un certo punto....quelle corone iniziano a essere deposte ai piedi dell'altare dove c'è Gesù Eucaristia e uno per uno dichiarano di volersi togliere quella corona di falso potere...per dire che Gesù è il vero Signore della vita. Ti auguro questo: di poterti togliere quella corona di fronte a Cristo, il vero Re della tua vita. Tanti, in quell'occasione, piangono di gioia perché scoprono che solo nell'umiltà si avverte Dio. Che felicità, che gioia.

Pasqua è la felicità di quella sorella maggiore che trovato il coraggio di perdonare quel fratello minore con cui, a causa di una eredità non parlava da tanti anni. Risorgere è la leggerezza di aver trovato il coraggio di confessare un peccato da sempre nascosto. Risorgere è saper essere veri cristiani oggi e domani e sempre, pur riconoscendosi peccatori...togliendosi quella corona di dosso che ci hanno messo in testa per farci vivere tutti come Falsi Re di noi stessi.

E' bello riscoprire di appartenere ad un gregge di "pecore" sapendo che il pastore è Cristo con la sua Chiesa, nella parrocchia. Gesù non ci ha mai giudicati perché eravamo lontani perché ERAVAMO MORTI. E nessuno può far festa per un morto...o giudicare un morto!!! NOI ERAVAMO MORTI perché ERAVAMO LONTANI DA DIO e dalla VERITA'.

Torniamo alla Chiesa, crediamo nella Chiesa, e chiediamo alla Chiesa, ai sacerdoti, a quelli che noi riteniamo "piu avanti di noi nel cammino di fede" di voler far parte del gregge di Cristo Gesù, di volerci impegnare per una vita nuova, di prendere impegni veri, seri profondi. E non solo sull'entusiasmo. QUANTE PERSONE HO VISTO ENTUSIASMARSi...e spegnersi: quanta sofferenza c'è in noi pastori per le pecore che si sono spente: non brillano più, ed erano luminosissime. Eppure...qualcuno, con un soffio forte...le ha spente come una candelina sulla torta di compleanno!

Ma non scoraggiamoci mai! Perché cercare tra i morti Colui che è vivo? Perché cercare la felicità vera e duratura laddove non c'è che tenebra? Come facciamo a cercare la luce in un tunnel nel quale ci fermiamo proprio al centro? Perché non tentare di ANDARE avanti? Avanti c'è la luce!!! Perché non provarci? Provare, per esempio ad accogliere gli inviti a pregare, ad adorare, ad ascoltare la parola di Dio, a vivere l'esperienza della formazione dei più giovani nell'Oratorio, ad accogliere un pellegrinaggio. Ma soprattutto a pregare: perché la preghiera ti cambia la vita! Ti cambia in tutto e per tutto. E tu torni a vivere...o inizi a vivere!!!

Ricordati che sei stato creato per la vita! E che è bello essere cristiani, essere nella Chiesa...essere la Chiesa viva di Cristo risorto. La chiesa è dei risorti...che anticamente venivano chiamati ILLUMINATI. I cristiani splendono nelle tenebre di questa storia. La loro storia, la nostra storia è una luce splendente...che non è la nostra ma è di Cristo che abita nella nostra anima....questa luce, il mondo-tenebra vuol soffocarla con luci artificiali. Sono quelle fughe di cui dicevo prima.

Ma le porte dell'inferno (tenebroso e oscuro) non prevarranno mai! L'ha detto Gesù. E di Gesù io mi fido. Perché lui pure si fida di me. Si è fidato di me sulla croce...e nella risurrezione.

Cristo risorto continua a parlare al tuo cuore: e ti chiede di RINASCERE alla vita nuova. Forse ti chiede di RI-TORNARE come quel figlio prodigo, il cui papà aspettava tutti i giorni alla porta perché non vedeva l'ora di riabbracciarlo. Non aveva cioè perso la speranza che quel figlio (che potresti esser tu) ritornasse a lui.

Questo è Dio! Questa è la Chiesa! Questi sono i cristiani, questi siamo (dovremmo essere) noi: amati da Dio come un Padre che vuole che noi RI-TORNIAMO a vivere.

Sia sempre resa gloria a Dio per questa immensa gioia della sua bontà. Dio ci vuole troppo bene, Dio TI VUOLE TROPPO BENE e non vuole perderti. Lui ti aspetta perché tu non muoia più, perché tu non sia più oppresso dai tuoi stessi peccati che ti bucano l'anima. Lui vuole che tu sia una vera persona e soprattutto vuole che tu sia felice. Di una felicità che non finisce mai!

Non cercare tra i morti te stesso: sei vivo se risorgi con Cristo! Amen

 

Ricerca avanzata  (53719 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: