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TESTO Commento su Giovanni 19,26-27

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Veglia Pasquale nella Notte Santa (Anno C) (30/03/2013)

Vangelo: Gv 19,26-27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,1-12

1Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. 2Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro 3e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. 4Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. 5Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? 6Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea 7e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». 8Ed esse si ricordarono delle sue parole 9e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. 10Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. 11Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. 12Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l’accaduto.

Gesù, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo Figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
Gv 19,26-27

Come vivere questa Parola?
Rimanere sotto la croce con lo sguardo su Gesù Crocifisso ci coinvolge anche nell'ascolto delle sue parole, ultime quasi. Rivolte a Maria e al discepolo accanto a Lei. Ad ogni discepolo accanto a Lei. Nel silenzio di questa giornata, accogliere quelle parole significa custodirle e meditarle nel cuore, come ha fatto Lei in tutta la sua vita, sin dal primo atto di fede quando divenne Madre di Dio.
Ora è anche Madre nostra, Madre della Chiesa. Ognuno di noi sta nel suo cuore e là possiamo apprendere cosa significhi credere contro ogni evidenza, sperare, contro ogni speranza, amare fino alla fine. Ognuno di noi, vegliando Gesù deposto nel sepolcro, può rinnovare la speranza e la fede nella sua risurrezione e l'impegno a diventare il segno vivo della presenza del Risorto nel mondo di oggi.
Madre dei viventi, Vergine fedele, donaci la gioia di credere con Te.
La voce di un testimone:
«Nel tuo Sabato santo, o Maria, sei l'icona della Chiesa dell'amore, sostenuta dalla fede più forte della morte e viva nella carità che supera ogni abbandono. O Maria, ottienici quella consolazione profonda che ci permette di amare anche nella notte della fede e della speranza e quando ci sembra di non vedere neppure più il volto del fratello!»

(Carlo Maria Martini, La Madonna del Sabato santo)

 

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