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TESTO Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà

Riccardo Ripoli  

Mercoledì della Settimana Santa (27/03/2013)

Vangelo: Mt 26,14-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Quante volte siamo stati traditi e le persone che lo hanno fatto sono state spesso quelle a noi più vicine, quelle alle quali avevamo dato fiducia, per le quali avevamo aperto le nostre barriere difensive.

Il tradimento dei propri valori è sempre una cosa brutta, ma quando questo avviene per mano di amici diventa difficile sopportarlo e spesso risulta difficile riprendersi e andare avanti.

Ma il mondo va avanti, la vita è piena di persone che vale la pena conoscere, amare, sostenere, non lasciamo che coloro che ci hanno fatto del male una volta, tanto male, possano continuare a farcelo per tutta la vita, non permettiamo loro di insinuarsi nel cuore e nel profondo della nostra anima e lì prendere dimora. Lasciamo da parte i risentimenti, i propositi di vendetta, gli insulti e le maledizioni e guardiamo avanti. Se proseguiamo a pensare a costoro perdiamo di vista la nostra vita, perdiamo le occasioni di essere ancora felici. Ci è arrivato uno schiaffo? Ormai è cosa passata, la guancia farà ancora male, ma si devono andare a cercare carezze ed unguenti per lenire la nostra ferita.

So che non è facile, ma dobbiamo trasformare il pensiero negativo verso quella persona in pensiero positivo, nel perdono, nel dispiacere per lui di essersi comportato male ed aver perso l'occasione di amare ed essere amato.

Pensiamo poi a quante volte noi tradiamo il nostro prossimo, quante volte tradiamo Dio, i suoi insegnamenti, i valori ed i principi trasmessi dai genitori. Purtroppo tutti noi vediamo il male quando lo subiamo, ma facciamo finta di non vederlo quando siamo noi ad infliggerlo. Pensate a quante volte avreste potuto aiutare qualcuno a risollevarsi e non lo avete fatto, quanti bambini avreste potuto prendere in affido e non lo avete fatto, quanti soldi avete speso in cose futili che avrebbero potuto fare la differenza per chi vive nella miseria. Anche chi non crede deve fare i conti con la propria coscienza e la società in cui viviamo ci mostra ogni giorno cosa e quanto possiamo fare per gli altri.

Per me è facile perdonare chi mi fa un torto perché nella mia vita ho sbagliato tanto che ho moltissimo da farmi perdonare da Dio, e se riesco ad aprire il cuore a chi mi ha fatto un torto ho la speranza che il Signore possa scusare qualche mia colpa.

Perdonate se volete essere perdonati perché tutti abbiamo subito torti, ma parimenti ne abbiamo inflitti, fosse anche in modo involontario.

 

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