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TESTO Commento su Isaia 43; Giovanni 8

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

V Domenica di Quaresima (Anno C) (17/03/2013)

Vangelo: Is 43; Gv 8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 8,1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

"Ecco faccio una cosa nuova..."
Is 43
,
"Neanch'io ti condanno; va ed ora in poi non peccare più."
Gv 8

Come vivere questa parola?
Questa domenica di quaresima si innesta, come sempre, nella parte di mondo da dove stiamo scrivendo, nella stagione della rinascita e la parola di Isaia non può essere accolta senza che lo sfondo di prati che rinascono, di alberi che si rivestono e di fiori che rompono il grigiore dell'inverno, ne accompagni l'ascolto. Anche il nostro corpo si sente rivivere: un calore maggiore, una stagione che permette di muoversi più liberamente fa sentire una nuova vita che rianima le nostre membra, la mente e il cuore. Lo accogliamo come un dono, un di più volendo, ma che ci permette di capire la straordinarietà di questa profezia. La cosa nuova fatta da Dio, annunciata da Isaia circa 2500 anni fa, si manifesta nel Figlio. Quel Gesù che, camminando tra la gente, nel tempio e sulle strade, provoca con parole e gesti nuovi. Su una piazza dove stava avvenendo un'esecuzione secondo la legge di Mosè, la sua nota provocazione trova un interlocutore che gli chiede: "Maestro che dici di lei?". Stavolta Gesù tace, non pronuncia altre parole mai sentite, solo chiede di tornare alla stessa legge di Mosè per cui quella donna è lì, in attesa dell'esecuzione. Ma la novità che è in lui, ora, va oltre le parole stesse: entra e smuove la mente e il cuore degli anziani che "riascoltano" in loro stessi la legge di Mosè e ne scoprono un aspetto nuovo... per questo depongono le pietre della possibile e prima, apparentemente, doverosa esecuzione e se vanno, muti. La donna è salva, ma non solo... a lei viene consegnato il frutto della novità: "Va e d'ora in poi non peccare più." Quello che avviene in lei, se da lei accolto, è paragonabile alla resurrezione: una vita nuova l'aspetta, un corpo redento, una verginità riconquistata, un cuore indiviso per amare senza misura o con la misura con cui lei è stata amata dal Figlio. Ecco la cosa nuova! Accorgiamocene... adesso in noi.
Oggi, Signore ti benedico per ogni novità con cui investi la nostra storia e la nostra esistenza. La voglio riconoscere questa novità, annunciarla a tutti e viverla intensamente!
La voce di un profeta del nostro tempo
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
Gandhi

 

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