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TESTO Commento su Luca 4,27

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Lunedì della III settimana di Quaresima (04/03/2013)

Vangelo: Lc 4,27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,24-30

24

Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

25

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

26

ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone.

27

C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro.
Lc 4,27

Come vivere questa Parola?
Gesù ha appena detto che nessuno è profeta nella propria patria, affermando che la sua è presenza profetica, anzi ben più che profetica come di lui aveva detto il suo precursore Giovanni Battista.
Ma quello che Gesù qui vuol sottolineare va oltre. Egli ha consapevolezza di non essere stato inviato solo per gli Ebrei, ma per ogni uomo che nell'unico Padre-Dio, è suo fratello. Per questo qui rievoca il profeta Eliseo che, tanti secoli prima, aveva ottenuto la guarigione di Naaman, abitante della Siria.
Dal brano emergono perle d'insegnamento diverse. Quella di grande attualità per noi riguarda il modo con cui, da cristiani, siamo chiamati a relazionarci con gli immigrati o, comunque con gente di altre etnie.
Abbattere i muri di preconcetto, diffidenze e cose del genere. Non generalizzare. Dal comportamento di una persona o di una famiglia è sbagliato trarne motivo per condannare, in blocco, gli altri. Aver premure, attenzioni e propensione all'aiuto per ognuno, senza discriminazioni di sorta.
Signore, non cessare di aprire il mio cuore, troppo spesso chiuso e manipolato da opzioni di comodo, da una mentalità di egoico campanilismo.
La voce di uno scienziato
E' più difficile disaggregare un pregiudizio che un atomo.
Albert Einstein, 1879-1955

 

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